ANDREA GIANNI e NICOLA PALMA
Cronaca

Strage di Paderno, nuovo interrogatorio in carcere per Riccardo: tutti i punti ancora da chiarire

Gli inquirenti vogliono approfondire alcuni aspetti del triplice omicidio nella villetta di via Anzio. Il ragazzo assistito da un nuovo avvocato nominato dai nonni materni

Milano – È iniziato nel primo pomeriggio di oggi, martedì 3 settembre il nuovo interrogatorio della Procura dei minorenni di Riccardo C., il diciassettenne reo confesso della strage familiare di Paderno Dugnano.

Stando a quanto emerso, la procuratrice facente funzioni Sabrina Ditaranto e la pm titolare del fascicolo Elisa Salatino stanno sentendo nuovamente il ragazzo nel centro di prima accoglienza del carcere Beccaria, dove si trova dal tardo pomeriggio di domenica.

Fiori fuori dall'abitazione di via Anzio a Paderno Dugnano dove sono morti papà, mamma e fratellino uccisi dal 17enne Riccardo
Fiori fuori dall'abitazione di via Anzio a Paderno Dugnano dove sono morti papà, mamma e fratellino uccisi dal 17enne Riccardo

Il secondo interrogatorio

Probabilmente la richiesta di sentire ancora una volta il giovane è legata alla volontà dei magistrati di evidenziare con più precisione alcuni aspetti non approfonditi a sufficienza nella giornata di domenica. L'arrestato è assistito dall'avvocato Amedeo Rizza, indicato dai nonni materni in sostituzione del precedente legale Chiara Roveda. Domani 4 settembre dovrebbe invece tenersi l'interrogatorio di convalida davanti al gip del Tribunale per i minorenni Laura Margherita Pietrasanta.

Fiori fuori dall'abitazione di via Anzio a Paderno Dugnano dove sono morti papà, mamma e fratellino uccisi dal 17enne Riccardo
Fiori fuori dall'abitazione di via Anzio a Paderno Dugnano dove sono morti papà, mamma e fratellino uccisi dal 17enne Riccardo

La strage di via Anzio

Il diciassettenne ha confessato ai magistrati e ai carabinieri della Tenenza di Paderno Dugnano di aver ucciso a coltellate il fratellino di 12 anni, papà Fabio che aveva appena compiuto 51 anni e la mamma quarantottenne Daniela poco prima delle 2 di domenica nella villetta di via Anzio 33. Stando alle sue dichiarazioni, rese tra le lacrime nel primo interrogatorio nella caserma di Paderno, avrebbe ucciso il piccolo Lorenzo con alcune decine di coltellate, per poi aggredire i genitori accorsi per salvare il secondogenito. Quindi ha chiamato il 112, spiegando di aver ucciso il padre dopo che quest'ultimo aveva assassinato madre e fratello.

Le accuse

Dodici ore dopo, Riccardo ha cambiato versione, autoaccusandosi di tutti i delitti: i militari lo hanno arrestato con l'accusa di omicidio plurimo aggravato dalla premeditazione, dalla presenza di un minore tra le vittime, dall'aver agito nella notte e approfittando del sonno del fratellino e dal vincolo di parentela. "Pensavo che uccidendoli tutti avrei potuto vivere in modo libero", la sua spiegazione del movente.