Milano – Una chiesa gremita, con i bambini delle scuole elementari in prima fila e le autorità schierate. Si è celebrata a Santa Teresa del Bambin Gesù la cerimonia di commemorazione delle vittime di Gorla: 184 bimbi, 14 maestre e la direttrice, 4 bidelli e un’assistente sanitaria uccisi dalla bomba sganciata da un aereo americano sulla scuola elementare Francesco Crispi nella mattina del 20 ottobre del 1944.
I sopravvissuti
Nelle prime file anche i pochi sopravvissuti rimasti ancora in vita: Graziella Ghisalberti, Maria Luisa Rumi, Sergio Francescatti, Giuliano Lazzaroni. Ai quali si è aggiunta anche Carla Clerici, la superstite che per quasi 80 anni è rimasta nell’ombra e che solo in questi giorni ha trovato la forza di uscire allo scoperto e raccontare la sua storia.
La proposta di Frassinetti
Tra le autorità presenti la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti, l’assessore ai Servizi Civici del Comune di Milano Gaia Romani e il vicesindaco della città metropolitana Francesco Vassallo. In particolare, la sottosegretaria Frassinetti – dopo aver ripercorso le tappe della strage, gli errori e le colpe dell’aviazione americana – ha annunciato un suo disegno di legge per trasformare il ricordo dei piccoli martiri di Gorla in un momento di riflessione nazionale: “La mia proposta è che il 20 ottobre venga riconosciuta come giornata nazionale di approfondimento sulla guerra e sulle vittime civili in tutte le scuole”.
La cerimonia al monumento
Dopo la messa, officiata dal cardinale Francesco Coccopalmerio, una lunga processione si è diretta al monumento in piazza Piccoli Martiri di Gorla, eretto nel 1953 sul luogo dove sorgeva la scuola distrutta dal bombardamento. Sotto alla statua sono state deposte le corone di fiori ed è stato suonato il silenzio, seguito da un lungo applauso dei presenti.