REDAZIONE MILANO

Sterminò la famiglia a Paderno Dugnano, chiesto il giudizio immediato per il 18enne. In camera il Mein Kampf di Hitler e i discorsi di Mussolini

Milano, Riccardo Chiarioni ha ucciso padre, madre e fratellino in casa il primo settembre 2024: chiuse le indagini sul massacro. In un quaderno del giovane trovati appunti su lame e coltelli

Riccardo Chiarioni uccise fratello, madre e padre la notte del 31 agosto 2024 quando non aveva ancora 18 anni

Riccardo Chiarioni uccise fratello, madre e padre la notte del 31 agosto 2024 quando non aveva ancora 18 anni

Paderno Dugnano (Milano) – Richiesta di giudizio immediato per Riccardo Chiarioni, il ragazzo oggi diciottenne accusato del massacro della sua famiglia, lo scorso primo settembre, dopo aver festeggiato il compleanno del padre con una pizza nella loro villetta di Paderno Dugnano, in provincia di Milano. Lo anticipa il quotidiano la Repubblica.

Sei mesi di indagini da parte dei carabinieri della tenenza di Paderno non hanno però ancora trovato un reale perché al triplice omicidio: padre, madre e fratellino vennero ammazzati con un coltello da cucina. "Volevo essere immortale, uccidendoli avrei potuto vivere in modo libero", la confessione a caldo del ragazzo, che in camera aveva una copia del Mein Kampf di Hitler e i discorsi di Benito Mussolini annotati a matita su un quaderno, accanto ai disegni di aquile romane e fasci littori e agli appunti su lame e coltelli.

Lo scorso ottobre su richiesta della difesa, la gip ha affidato a Franco Martelli, specialista in psichiatria e in criminologia clinica, l'incarico per la perizia psichiatrica in incidente probatorio sul giovane, oggi 18enne, detenuto nel carcere minorile di Firenze. E la relazione, per valutare la capacità di intendere e volere al momento dei fatti e quella processuale, dopo una breve proroga, sarà depositata nei prossimi giorni e discussa in un'udienza i primi di aprile. L'esperto dovrà verificare se, quando ha compiuto la strage, il ragazzo avesse anche solo un vizio parziale di mente, che nel caso influirà ovviamente sulla pena.

Intanto, le pm per i minori Sabrina Ditaranto e Elisa Salatino nei giorni scorsi hanno chiesto il giudizio immediato, disposto oggi dalla giudice per omicidio volontario pluriaggravato, indicando nell'imputazione, appunto, il numero delle coltellate, molto più alto di quello che era emerso dai primi accertamenti autoptici. Dopo la decisione di oggi sul rito immediato, il difensore presenterà istanza di abbreviato. Si va dunque verso un processo con una riduzione sull'eventuale pena, a meno di una certificazione di un vizio totale di mente. Processo che si terrà in un'altra data rispetto a quella già fissata per l'immediato.