Milano ricorda le vittime della strage di Via Palestro del 1993, presente anche il sopravvissuto: “Convivo con il dolore”

Anche Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa hanno espresso vicinanza alle famiglie colpite dalla tragedia di stampo mafioso

Deposizione delle corone in memoria delle vittime della strage di via Palestro

Un momento della cerimonia di deposizione delle corone in memoria delle vittime della strage di via Palestro del 1993, davanti alla Galleria d’Arte Moderna in via Palestro

Milano, 27 luglio 2024 – Sono passati 31 anni da quel 27 luglio 1993 quando in via Palestro, davanti al Padiglione d'Arte Contemporanea, nel centro della città, scoppiò un'autobomba  che portò alla morte di cinque persone.  La strage, di stampo mafioso, è stata ricordata oggi, sul luogo della tragedia, con una commemorazione istituzionale volta a ricordare le cinque vittime: i tre vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, accorsi sul posto poco prima della deflagrazione, dell'agente di Polizia locale, Angelo Ferrari che avendo notato il fumo uscire dall'auto aveva chiesto l'intervento del 112, e di Moussafir Driss, colpito a morte da una lamiera mentre dormiva su una panchina.

Paolo Mandelli, vigile del fuoco sopravvissuto alla strage, ha ricordato cosa successe quella sera. "Come tante altre volte - ha raccontato - siamo entrati in servizio, era il compleanno di Sergio Pasotto (una delle 5 vittime, ndr) che stavamo festeggiando fino a poco prima. Esserci e ricordare é un fattore molto importante perché è bello anche ricordare i colleghi come erano in vita, cioè persone gioiose e capaci, con tanta voglia di fare. Ancora oggi convivo con questo dolore e ricordo, che in questi giorni si fa più forte, un trauma che ogni tanto riaffiora".

"Processi e sentenze ci dicono con certezza che si tratta di una strage mafiosa - ha ricordato l'assessore alla Sicurezza del Comune, Marco Granelli nel corso della commemorazione, durante la quale sono state deposte le corone in ricordo delle vittime -, volta a ricattare lo Stato che però ha avuto la meglio, insieme alla cultura della legalità e grazie alla società che ha saputo resistere e lottare per la libertà e la giustizia. La lotta alla mafia però non è finita e continua".

Deposizione delle corone in memoria delle vittime della strage di via Palestro
Un momento della cerimonia di deposizione delle corone in memoria delle vittime della strage di via Palestro del 1993, davanti alla Galleria d’Arte Moderna in via Palestro a Milano, 27 luglio 2024. ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

La vicinanza di La Russa e Fontana

Le voci del mondo politico si sono fatte sentire anche se non a Milano: sui social Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha ricordato “con profondo rispetto le vittime della strage di via Palestro, avvenuta a Milano la sera del 27 luglio 1993. Questo attentato di stampo mafioso si inserisce nella drammatica sequenza di atti terroristici che hanno segnato il biennio '92-'93 della nostra nazione. Onoriamo la memoria di coloro che hanno perso la vita e ribadiamo il nostro impegno nella lotta contro ogni forma di violenza e criminalità organizzata".

“Oggi mi unisco alla città di Milano nel ricordo delle vittime della strage di via Palestro ed esprimo la mia vicinanza ai familiari – ha dichiarato il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana – Da quella drammatica stagione di attacchi allo Stato è nata una reazione, anche della società civile, che non deve mai venire meno, per un futuro libero dalla violenza e dall'oppressione mafiosa".