MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

"Struttura di cristallo e spese contenute"

L’architetto Calzoni: sarà una realizzazione leggera e rimuovibile, il nostro progetto è pensato anche per sopravvivere senza

di Massimiliano Mingoia

La passerella c’è, ma è una struttura leggera, in parte trasparente e molto meno ingombrante di quelle proposte in altri progetti che si sono piazzati dal secondo al decimo posto. Forse è questa una delle caratteristiche che ha portato alla vittoria del concorso internazionale “Novecentopiùcento’’ il progetto del team che vede come capogruppo l’architetto Sonia Calzoni e come collaboratori Pierluigi Nicolin, Ferdinando Aprile, Giuseppe Di Bari e Bruno Finzi. La motivazione ufficiale della giuria recita: "Il progetto è apprezzabile per la maturità e consapevolezza con cui tiene ampio conto delle esigenze museali e dei relativi servizi, valorizzando la preesistenza architettonica, il contesto urbano e garantendo il carattere pubblico e la permeabilità del piano terra del Secondo Arengario. La proposta presenta caratteri di concreta realizzabilità rispetto agli obiettivi del bando legati all’integrazione della fruizione museale del complesso degli Arengari".

Architetto Calzoni, la passerella è fondamentale nel progetto suo e dei suoi collaboratori per la realizzazione del Museo-bis del Novecento?

"No, come richiedeva il bando abbiamo pensato a due soluzioni diverse. La prima, con la passerella, prevede la salita nell’Arengario 1 e poi il passaggio nell’Arengario 2 con visita scendendo. Ma la passerella potrebbe essere anche non realizzata o rimuovibile. Si vedrà".

E la seconda soluzione?

"Il collegamento tra i due Arengari dal piano terra. Per questo sono stati collocati nel basamento del secondo Arengario i servizi del museo aperti alla città, dalla caffetteria al bookshop. Quindi dalla biglietteria dell’Arengario 1 si potrebbe passare a piedi ai servizi posti nell’Arengario 2".

Passerella "rimuovibile" che significa?

"La passerella è agganciata alle travi. Potrebbe essere realizzata in un primo tempo e poi rimosso oppure non essere proprio realizzata. È una struttura leggera, non ci sono impianti particolari che passano lungo la passerella. La parte dove passano le persone è totalmente di cristallo e dunque trasparente. Ma c’è anche un fronte rivolto verso Piazza Duomo che è una lastra convessa specchiante che dunque riflette in vario modo la piazza stessa, a seconda di dove le persone sono posizionate e da dove si guarda. C’è un ultimo particolare che riguarda la passerella e i due Arengari: abbiamo pensato a un effetto notte unitario".

Il collegamento sotterraneo tra i due Arengari è escluso?

"Sì, noi l’abbiamo escluso perché al di sotto dei due immobili ci sono sottoservizi importanti e ritrovamenti archeologici".

Qual è il costo complessivo del progetto?

"A bando è stato posto un massimo di oltre 18 milioni di euro. Nella nostra analisi tecnica questo budget viene rispettato. Credo che uno dei motivi per cui il nostro progetto sia stato premiato sia proprio per la sua realizzabilità".