ANDREA GIANNI
Economia

Stuart lascia Milano: rider “licenziati” via email

I fattorini che lavoravano per la piattaforma del delivery hanno saputo del loro “licenziamento“ tramite una stringata mail, arrivata a dicembre

La piattaforma nata in Francia era sbarcata in Italia nel 2022

La piattaforma nata in Francia era sbarcata in Italia nel 2022

Milano – I rider che lavoravano per la piattaforma del delivery Stuart hanno saputo del loro “licenziamento“ tramite una stringata email, arrivata a dicembre: "Dopo un’attenta valutazione abbiamo deciso di cessare i nostri servizi di consegna in Italia (...) Vorremmo cogliere l’occasione per ringraziarti della partnership di cui abbiamo goduto". Poche righe che si traducono nella perdita del lavoro per la piccola flotta di fattorini, inquadrati come liberi professionisti, che si occupavano delle consegne per la piattaforma caratterizzata dal colore blu dei “cubi“ portavivande, nata in Francia nel 2015 e sbarcata a Milano nel 2022. Un ingresso nel mercato italiano supportato da investimenti sull’onda del boom del delivery, fino a quando la bolla gonfiata con la pandemia è esplosa.

La ritirata di Stuart è preceduta da scelte analoghe prese da altre app, che si sono concentrate su Paesi più profittevoli: Getir, Gorillas e Uber Eats. Resistono sul mercato - oltre a realtà più locali - Glovo, Deliveroo e Just Eat. I sindacati Nidil Cgil, Deliverance Milano e Usb sono entrati intanto in contatto con alcuni ex rider di Stuart, e si stanno muovendo per cercare di ottenere almeno una buonuscita. Una carta da giocare potrebbe essere la storica sentenza sul caso Uber Eats del Tribunale di Milano, che ha dichiarato illegittimo il licenziamento collettivo di circa quattromila rider e ha dato il via a una trattativa per chiudere il contenzioso risarcendo i fattorini. Stuart era entrata in Italia con l’ambizioso proposito di "costruire una logistica per un mondo sostenibile" e "fornire le migliori condizioni di lavoro per i corrieri", puntando anche al settore del commercio al dettaglio e degli articoli di lusso. Corrieri pagati a consegna, e infine “licenziati“ con una email.