REDAZIONE MILANO

Dalla Puglia per il test universitario a Milano, studente aggredito appena sceso dal treno: “Pestaggio brutale, nessun freno inibitorio”

Le motivazioni della sentenza con cui il gup ha condannato a 7 anni di carcere uno degli aggressori. Il ragazzo è stato accerchiato, picchiato e rapinato mentre stava camminando nel tunnel della linea verde della metropolitana ed era al telefono con il padre per rassicurarlo che il viaggio era andato bene

Un frame dal video delle telecamere del metrò che hanno ripreso l’aggressione

Un frame dal video delle telecamere del metrò che hanno ripreso l’aggressione

Milano, 4 gennaio 2025 - E' stato picchiato con "una violenza non comune" e "per un arco di tempo significativo con ripetuti colpi "e con una "brutalità" tale da rendere evidente la "totale assenza di freni inibitori". E' la sintesi di un passaggio delle motivazioni della sentenza con cui il gup di Milano Alberto Carboni lo scorso 18 dicembre ha condannato a 7 anni di carcere, in abbreviato, uno degli aggressori del ragazzo che, lo scorso settembre, era arrivato a Milano dalla Puglia per sostenere il test d'ingresso al corso di laurea di professione sanitaria. Il giovane è stato pestato e rapinato, alle 8 di mattina, dopo essere sceso dal treno, alla Stazione Centrale.

Il giudice nello spiegare il perché ha inflitto la severa all'imputato, accusato di rapina aggravata assieme a due complici mandati, invece, a giudizio, ha tenuto a sottolineare che "la prognosi di soli sei giorni" formulata nei confronti della vittima "non rivela l'effettiva brutalità del pestaggio, la quale emerge invece in maniera evidente dalla semplice visione delle immagini".

Immagini agli atti del fascicolo che mostrano come lo studente, 19 anni, partito da Bari con un Intercity notturno per affrontare l'esame al Politecnico, era stato aggredito da cinque nordafricani, due dei quali, poi, erano riusciti a fuggire. Dai video e dagli accertamenti risulta che i tre fermati, ora in carcere, sotto l'effetto del crack avrebbero cominciato a picchiare violentemente il giovane - che non si è costituito parte civile - mentre stava camminando nel tunnel della linea verde della metropolitana ed era al telefono con il padre per rassicurarlo che il viaggio era andato bene. Oltre allo "speciale disvalore" attribuito alla vicenda, il gup Carboni annota anche che "il fatto si è verificato in pieno giorno, così da denotare totale assenza di freni inibitori". Infine evidenzia che sebbene "l'imputato abbia soli venti anni, a suo carico vi sono numerosi e recenti precedenti di polizia che denotano un'indole violenta e una spiccata pericolosità".