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Studentessa ricorda Giulia Cecchettin alla cerimonia Politecnico: “Era una di noi, venerdì si sarebbe dovuta laureare”

Milano, all’inaugurazione dell'anno accademico Veronica Marrocu ha preso la parola: “Dobbiamo agire e contrastare la violenza di genere”

Giulia Cecchettin e Veronica Marrocu

Giulia Cecchettin e Veronica Marrocu

Milano, 20 novembre 2023 – Alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico di Milano la presidente del Consiglio degli studenti Veronica Marrocu ha ricordato la tragedia di Giulia Cecchettin che si sarebbe dovuta laureare proprio in ingegneria pochi giorni fa. "Tra cinque giorni sarà la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Giulia Cecchettin era una studentessa come me, era una studentessa di ingegneria come noi –  ha detto –. Venerdì si sarebbe dovuta laureare ma non è stato così. Il suo corpo è stato ritrovato l'altro ieri vicino al lago di Bàrcis. Un uomo, per l'ennesima volta non ha accettato la fine di una relazione e ha deciso di strappare a Giulia ciò che aveva di più prezioso, la sua vita.

“Agire per contrastare la violenza di genere”

"Dobbiamo agire e contrastare la violenza di genere – aggiunge Veronica –: educate i vostri figli ed educate voi stessi. Non siate indifferenti, cogliete le sfumature e le richieste di aiuto. Una vostra amica, una vostra collega, vostra figlia può essere una vittima. Qual è la ragione per cui lo sottolineo con fermezza oggi? Alla radice di tutto si pone sempre l'istruzione. Abbiamo, oggi più che mai, bisogno di una rivoluzione culturale. Per attuarla è necessario investire in un ruolo diverso della donna nella società, rispetto a quello imposto dal sistema patriarcale. Investire nell'istruzione e nell'università ha un ruolo fondamentale, permettere a più persone e a più donne di accedere ai più alti gradi di istruzione e alle materie Stem è uno strumento per affermare la propria persona e la propria indipendenza".

L’appello dei presidenti di Consigli comunali

E proprio l’ennesimo femminicidio sta mobilitando istituzioni, associazioni e società civile per ribadire un fermo basta alla violenza sulle donne. Oggi in una nota congiunta i presidenti dei consigli comunali delle principali città italiane, tra cui Salvatore Piscopo per Milano, hanno ribadito: “Piena condanna alla violenza di genere, piaga della società. Chiediamo ai nostri rappresentanti parlamentari di agire per contrastare il fenomeno in crescita. Ogni comunità diventi luogo sicuro e solidale per le donne”. Il messaggio congiunto sarà letto in apertura di seduta, per chiedere ai rappresentanti parlamentari di “agire in maniera celere al fine di contrastare i fenomeni di femminicidio, purtroppo in costante crescita”.

Manifestazioni per Giulia

E ieri sera a Milano alcune centinaia di persone si sono radunate in piazza Duomo, con una candela in mano, per ricordare Giulia Cecchettin e tutte le vittime di violenza di genere. L'appello a ritrovarsi in piazza, lanciato da No Justice No Peace, in poche ore è stato accolto da tantissime persone, che si sono disposte in cerchio, con le candele in mano, in ricordo di Giulia e delle vittime di femminicidio.

Mentre a Bergamo si terrà una fiaccolata per Giulia venerdi 24 novembre, alle 18, il corteo partirà da piazzale Marconi, davanti alla stazione ferroviaria, e percorrerà viale Papa Giovanni XXIII fino a largo Porta Nuova, per poi svoltare verso piazza Matteotti e via XX settembre. La manifestazione si concluderà in piazza Pontida. L'iniziativa, sottolineano i promotori, è di carattere spontaneo, non ci sono sigle, e vuole radunare più persone possibile che condividano il dolore per l'ennesima donna uccisa da un uomo e il desiderio urgente di gridare: “Siamo stanche di violenza maschile. Basta femminicidi. Vogliamo restare vive”.