Milano – Sgomberati di prima mattina dall’ex cinema Splendor che avevano occupato abusivamente sabato (11 denunciati), gli studenti di “Tende in Piazza’’ che protestano contro il caro alloggi a Milano si spostano nel pomeriggio davanti a Palazzo Marino. La mobilitazione partita la scorsa estate in piazza Leonardo da Vinci, davanti al Politecnico, va avanti. E i ragazzi in tenda, stavolta, traslocano davanti alla sede del Comune e promettono di rimanerci, magari fino a venerdì, quando il sindaco Giuseppe Sala ha già annunciato che incontrerà alle 16 i rettori delle università milanesi e i rappresentanti degli studenti "per affrontare il tema della residenzialità studentesca e per illustrare le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale in questi mesi".
Ma torniamo a ieri mattina, quando la Polizia, in assetto antisommossa, si è presentata in viale Gran Sasso per liberare gli spazi occupati dagli universitari, spazi di proprietà di Esselunga che presto diventeranno un supermercato della catena “laEsse’’. "La decisione di sgomberarci con queste modalità ci appare surreale – dichiarano gli studenti in una nota – non è stato mostrato alcun interesse da parte del Governo ad aprire un canale di comunicazione per rispondere alle nostre richieste e necessità sul diritto all’abitare".
I commenti politici, intanto, si moltiplicano. Nel centrosinistra si alza più di una voce a difesa degli studenti e contro la decisione di sgomberare l’ex Splendor. Il consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra Onorio Rosati afferma che lo sgombero "non è la risposta adeguata alle richieste degli studenti". Il consigliere comunale della lista Sala Gabriele Rabaiotti, ex assessore alla Casa, sottolinea che "a Milano c’è un problema serio ed è quello del caro-affitti. Se il Governo ha delle risposte concrete, venga qui a Milano e si confronti con gli studenti. La soluzione repressiva è invece un modo per evitarli e rivela solo una carenza di idee".
Il capogruppo del Pd in Regione Pierfrancesco Majorino è sulla stessa linea: "Ha perfettamente ragione il consigliere comunale Gabriele Rabaiotti, lo sgombero del cinema Splendor di Milano è un’inutile dimostrazione di muscoli". Il capogruppo dei Verdi Carlo Monguzzi è netto: "Lo sgombero è inaccettabile". Interviene anche il senatore di Alleanza Verdi e Sinistra Tito Magni: "Se le risposte passano dalla questura, vuol dire che non c’è ascolto né apertura verso le nuove generazioni".
Le repliche del centrodestra non si fanno attendere. Il capogruppo di FI a Palazzo Marino, Alessandro De Chirico, prima ringrazia Questura, Prefettura e forze dell’ordine e poi osserva: "Rimango basito nel leggere i commenti della sinistra che, ancora una volta, anziché ringraziare chi ha ripristinato la legalità, solidarizza con gli occupanti abusivi. Da Majorino a Rabaiotti, dai verdi alla Cgil, è univoca la posizione della sinistra meneghina. Noi sappiamo bene da che parte stare, ancora di più quando c’è a rischio l’incolumità delle persone perché l’ex-cinema è a rischio crollo. Non si tratta, dunque, di una prova di forza delle autorità, ma di semplice buonsenso".
Il parlamentare di FdI Riccardo De Corato, infine, plaude alla decisione del questore" e afferma che "il problema c’è ma non si risolvere come vogliono fare i centri sociali con occupazioni abusive e illegalità. Governo e Regione stanno lavorando per dare risposte a un problema che dura da anni".