REDAZIONE MILANO

Il Bosco Verticale di Milano ha ora un gemello famoso a Utrecht, e lo Studio Boeri che l’ha progettato conquista il premio internazionale Mipim 2025

Il complesso Wonderwoods Vertical Forest della città olandese alto 104 metri si è aggiudicato il riconoscimento grazie ai suoi punti di forza: 200 appartamenti, attività per lo sport e il tempo libero e spazi commerciali circondati da una foresta sviluppata in altezza di migliaia di piante. Nel segno della sostenibilità ambientale

Il Wonderwoods Vertical Forest di Utrecht

Il Wonderwoods Vertical Forest di Utrecht

Milano, 14 marzo 2025 – Il Bosco Verticale di Milano ha finalmente un suo illustre fratello gemello a mille chilometri di distanza, in Olanda. La “Wonderwoods Vertical Forest” di Utrecht, progettata dall’architetto milanese Stefano Boeri e dal suo Studio di architetti associati, e realizzata da G&S&, ieri a Cannes si è aggiudicata il premio Mipim 2025 per la categoria “Best Mixed Use Project”. Il Mipim, nato nel 1991, è il più grande evento mondiale dedicato all'immobiliare e la principale piattaforma di contatto tra i capitali globali e le soluzioni più innovative in ambito immobiliare e di rigenerazione urbana. Quest’anno vi hanno partecipato oltre 200 progetti provenienti da 36 Paesi: di questi, 39 progetti (per 22 nazioni) sono giunti in finale nelle dieci categorie, fra cui appunto quella del “Best Mixed-Use Project” a cui ha partecipato il Wonderwoods dello Studio Boeri. “Wonderwoods Vertical Forest accoglie al suo interno funzioni diverse, zone commerciali, servizi, residenze di varie tipologie e taglio, uffici, atelier, aree verdi e spazi per attività sportive e culturali destinate un’utenza eterogenea – spiegano Stefano Boeri e l’architetto Francesca Cesa Bianchi –.  Inoltre, al settimo piano una piazza pubblica e una strada pedonale collegano la torre all’edificio di MVSA”. Tra le sue facciate verdi e alberate, il bosco verticale di Utrecht ospita dunque una vera e propria città nel segno di un’architettura polivalente e ad alta biodiversità, aperta alla vita quotidiana dei cittadini, delle piante e dei volatili che popolano i cieli di Utrecht.  

Una città nella città 

La Wonderwoods Vertical Forest fa parte del più ampio progetto Wonderwoods, che comprende anche un secondo edificio progettato da MVSA. Le due torri unite da un ponte compongono complessivamente un'oasi verde nell'area di Beurskwartier, la nuova zona pedonale vicina alla stazione centrale di Utrecht, quarta città più grande del Paese. L’edificio ospita circa 200 appartamenti di varie tipologie pensati per un’utenza eterogenea, insieme ad attività commerciali, aree per lo sport e il tempo libero e spazi per la ristorazione. A livello di mix funzionale il basamento ospita, al piano terra, parcheggi per le biciclette e spazi pubblici, mentre ai piani superiori si trovano uffici, ambienti per il fitness, insieme a un articolato sistema di residenze duplex in grado di combinare spazi residenziali e atelier. Al settimo piano spazi per la ristorazione, sia indoor sia outdoor, animano il ponte di raccordo tra i due edifici caratterizzato da giardini pensili e da un’ampia vista sulla città.

Stefano Boeri e gli architetti partner del suo Studio sul podio del Mipim 2025 giovedì 13 marzo a Cannes
Stefano Boeri e gli architetti partner del suo Studio sul podio del Mipim 2025 giovedì 13 marzo a Cannes

Foresta e cromatismi

Wonderwoods è poi ovviamente, come il nome stesso ricorda, una vera e propria foresta con 360 alberi e 50mila piante di 30 specie autoctone differenti, equivalenti alla vegetazione di un ettaro di bosco. “La Wonderwoods Vertical Forest è un’architettura viva con facciate cangianti nella composizione cromatica e nelle dimensioni delle chiome. L’aspetto delle facciate infatti varia secondo le stagioni, l’incidenza della luce solare e la crescita delle piante”. Si tratta di un vero e proprio ecosistema urbano, presidio per la biodiversità delle specie viventi e in particolare dei volatili che trovano riparo nei fori circolari realizzati appositamente nelle facciate per ospitare i nidi. Gli appartamenti della Wonderwoods Vertical Forest sono caratterizzati da una forte presenza del verde sui terrazzi e i balconi e godono di un’elevata illuminazione naturale e della vista aperta sul paesaggio urbano circostante; la manutenzione del verde è gestita mediante una stazione centralizzata condominiale che grazie a un sistema di sensori rende possibile controllare il sistema di irrigazione e programmare gli interventi di potatura. Nello specifico, il progetto dell’edificio, realizzato attraverso la tecnica della prefabbricazione per le facciate e il sistema di balconi, si distingue per un’attenta articolazione dei volumi calibrata sui diversi livelli.

Ordini sovrapposti

L’edificio è infatti scandito da “ordini” sovrapposti, che definiscono lungo l’asse verticale una rotazione del corpo di fabbrica: un movimento che lo distacca progressivamente dall’allineamento con il tracciato di via Croeselaan, consentendogli di disporsi secondo un orientamento est-ovest. Se sull’angolo nord la torre costituisce la “prua” di un sistema di isolati che si dispongono sull’asse viario, sul lato sud è orientato per consentire un collegamento in quota al settimo piano con l’edificio contiguo progettato da MVSA.

Tra gli elementi di sostenibilità di Wonderwoods, l'area è stata resa interamente pedonale e, sotto gli edifici, un sistema di accumulo idrico consente di raccogliere, recuperare e smaltire l’acqua piovana. Dopo il progetto di edilizia sociale Trudo Vertical Forest a Eindhoven (realizzato sempre dallo Studio di Stefano Boeri nel 2021), Wonderwoods Vertical Forest è il primo Bosco Verticale nei Paesi Bassi che accoglie funzioni pubbliche e aperte a tutti i cittadini, con l’obiettivo di rendere questa nuova tipologia architettonica sempre più integrata con il tessuto urbano e accessibile a tutti.