Stuprò una 15enne: condannato a sei anni

La violenza da parte del 20enne avvenne dopo che la ragazzina accettò un invito nella stanza di un bed&breakfast

Manifestazione in zona stazione Centrale contro le violenze sulle donne

Manifestazione in zona stazione Centrale contro le violenze sulle donne

Milano - È stato condannato a sei anni di reclusione un 22enne originario del Gambia arrestato lo scorso agosto per abusi sessuali nei confronti di una ragazza di 15 anni, invitata a trascorrere una serata in una stanza di un bed and breakfast nel capoluogo lombardo. La procura aveva chiesto di condannare a nove anni di reclusione.

Lo ha deciso il gup Lidia Castellucci al termine del processo con rito abbreviato e a seguito dell’inchiesta della Squadra mobile, coordinata dal pm Pasquale Addesso. Il giudice ha riconosciuto Abubakar Giobbe responsabile del reato di violenza sessuale di gruppo (aggravata "dalla minore età della vittima"), anche perché quella sera avrebbe preso parte agli abusi pure un altro giovane che risulta ancora latitante. Sono state concesse all’imputato, difeso dal legale Francesco Ciceri Contoli, le attenuanti generiche e il pm aveva chiesto una pena di 9 anni.

L’episodio era avvenuto lo scorso maggio e, dopo la denuncia della ragazza, Giobbe era finito in carcere su ordinanza firmata dal gip Manuela Scudieri. Stando a quanto ricostruito, la ragazza era stata “agganciata“ dai due nella zona delle Colonne di San Lorenzo e era stata accompagnata da un suo amico nella camera del bed and breakfast, ma quest’ultimo poi si era allontanato e non avrebbe assistito alle prime fasi delle violenze.

Solo quando è rientrato, si sarebbe accorto che la giovane era stordita dall’alcol e che gli altri due avevano abusato di lei. L’episodio era stato denunciato dalla stessa vittima agli specialisti della sezione antiviolenza della Mobile. Gli investigatori erano poi risaliti all’identità dei due presunti aggressori partendo dalle modalità di prenotazione della stanza della struttura ricettiva. Lo scorso agosto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare era stato arrestato solo il 22enne in quanto il complice nel frattempo aveva lasciato l’Italia.

La studentessa ha messo a verbale di avere solo ricordi confusi delle violenze di quella notte, perché aveva perso lucidità poco dopo aver iniziato a bere ciò che le avevano offerto i due giovani.