
Riaprono le piscine comunali in provincia di Milano
Al via la stagione di tuffi e tintarella, e così anche nel Sud Milano hanno riaperto le piscine (comunali) estive. Diverse le opportunità che il territorio offre in questo senso, con gli impianti, dotati anche di punti ristoro e aree pic nic, che resteranno in funzione fino ai primi di settembre.
A San Donato la piscina ex Snam, all’interno del parco Mattei, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 19; l’ingresso costa 8 euro dal lunedì al venerdì, 10 euro il sabato e la domenica, con riduzioni per anziani e bambini. L’impianto offre una vasca olimpionica, una per i più piccoli e un’area verde attrezzata con lettini e ombrelloni.
A Paullo la vasca esterna di via San Pedrino è aperta dalle 10 alle 20 durante la settimana e dalle 10 alle 19 il sabato, la domenica e i festivi; orari più ridotti per gli scivoli, ai quali è comunque possibile accedere tutti i giorni. In settimana l’ingresso costa 7.50 euro (intero) e 6 euro (ridotto), nel weekend si sale a 9 e 7 euro.
A Melegnano è in funzione la struttura di piazza Bianchi, aperta dalle 10 alle 20 (dalle 9.30 alle 19.30 il sabato e la domenica). Attiva anche la piscina comunale di Peschiera Borromeo, in via Goldoni, con orario 10-19 e costi fino a un massimo di 9 euro a persona. Salta, invece, la stagione 2023 a San Zenone al Lambro, dove la piscina estiva del Comune non è in grado di riaprire a causa degli atti vandalici che due mesi fa l’hanno danneggiata, rendendo necessari degli interventi di sistemazione.
"Eravamo pronti ad assegnare una proroga all’ex gestore dell’impianto, per coprire il periodo estivo, ma i vandalismi hanno imposto dei costi aggiuntivi, ai quali non eravamo preparati. Così, per quest’anno salta tutto - spiega amareggiata il sindaco Arianna Tronconi -. Un danno non solo economico, ma anche sociale: la piscina infatti è punto di riferimento anche per ragazzi, oratori estivi, persone che faticano a spostarsi in altri comuni perché non hanno l’auto". Il raid vandalico era scattato tra Pasqua e Pasquetta, quando i vandali non si erano limitati a rompere le vetrate, ma avevano anche divelto i lavandini degli spogliatoi, gettando inoltre litri e litri di cloro e detergenti nella vasca. "Davvero un brutto episodio - prosegue Tronconi -, a farne le spese è l’intera comunità". Ora l’obiettivo è eseguire i lavori di sistemazione durante l’anno per garantire la riapertura nel 2024.