
Il Carrefour h24 di piazzale Leonardo a Milano
Milano – Il ricordo di chi lavora nei supermercati Carrefour aperti 24 ore su 24 torna alla notte da incubo fra lo scorso 30 aprile e il primo maggio, quando una gang ha assaltato il punto vendita in piazzale Principessa Clotilde, a pochi passi da corso Como, scagliandosi contro le porte chiuse per liberare un ragazzo sorpreso mentre rubava dagli scaffali e bloccato all’interno
L’ultimo episodio la notte tra giovedì e venerdì scorso, in corso Lodi: un uomo pretendeva di acquistare alcolici e, quando il personale gli ha fatto presente che è vietata la vendita di notte, è andato su tutte le furie, aggredendo un addetto. Segnalazioni finite sul tavolo dei sindacati, che denunciano una "situazione fuori controllo" nei supermarket della catena, per ora è l’unica a Milano a garantire l’apertura notturna di una decina di punti vendita. Una formula inaugurata nel 2016, con l’obiettivo di offrire un servizio no stop alla clientela. Ma gli h24 sono diventati anche un punto di riferimento per sbandati e gang.
“Gli episodi ci sono sempre stati ma negli ultimi 7-8 mesi abbiamo registrato un aumento preoccupante", spiegano Demetrio Pulitanò (Filcams-Cgil), Francesco Pogliani (Fisascat-Cisl) e Roberto Ciccarelli (Uiltucs-Uil), che hanno più volte sollecitato l’azienda a "fare una seria valutazione sulla sostenibilità delle aperture h24" e 7 giorni su 7. "I problemi sono legati a reazioni violente di clienti – spiegano – a persone che vengono sorprese a rubare, a bande che si presentano in massa negli store". Nei supermarket notturni lavorano solo una o due persone per turno, oltre a un vigilante non armato. Sono da soli e "senza formazione adeguata" di fronte a emergenze che possono scoppiare all’improvviso, con esiti imprevedibili.
Il bollettino realizzato dai sindacati attraverso le segnalazioni raccolte è solo "la punta dell’iceberg". A novembre 2022 un lavoratore del punto vendita in via Farini è stato picchiato nel parcheggio, da persone che due mesi prima lo avevano già minacciato dopo essere state sorprese a rubare. Un altro dipendente, a gennaio, è stato minacciato in piazzale Principessa Clotilde da persone armate di coltelli, solo per aver tentato di sventare un furto. Un taccheggiatore, ad aprile, si è scagliato contro il personale del market in via Spinoza, Città Studi, lanciando cestini contro il vigilante e prendendo a calci il cassiere. Qualche giorno dopo, un dipendente di via San Gimignano è stato accerchiato e minacciato mentre tornava a casa, alla fine del turno di notte.
Maggio è stato un mese nero, aperto dall’assalto in Principessa Clotilde. Nei giorni successivi un lavoratore del market in via Picardi a Sesto San Giovanni è stato seguito fino a casa e minacciato, mentre in viale Fulvio Testi un dipendente è stato colpito alla spalla con una bottiglia. E in viale Monza un cliente ha preso a schiaffi una delle addette. Il motivo? Alle casse avevano rifiutato ticket non spendibili. Sempre a maggio, dopo una colluttazione, un vigilante del punto vendita di San Giuliano Milanese è finito in ospedale.
Rischi legati anche all’azione di squilibrati come Andrea Tombolini, che il 27 ottobre 2022, in questo caso di giorno e in un contesto diverso, accoltellò sei persone nel Carrefour di Assago, uccidendo il cassiere Luis Fernando Ruggieri. Carrefour, che segnala sei episodi "che riguardano la sicurezza dei dipendenti" nel 2023, sottolinea che sono stati messi in campo "interventi mirati, rafforzando i presidi nei fine settimana e intensificandoli ancora di più ora nel periodo estivo, ma anche introducendo misure di videosorveglianza, pattugliamento dinamico, e organizzando i turni di lavoro in modo da prevenire situazioni di disagio". Parla di "un contesto generale di recrudescenza di episodi di piccola criminalità", confermando "l’impegno a portare avanti il dialogo aperto con i sindacati".