LAURA LANA
Cronaca

"Superstrada inutile e dannosa". I residenti lanciano petizione online

Cinisello, via Alberti diventerebbe a 4 corsie. "Uno spreco di soldi e di suolo, si faccia invece una ciclovia"

Cinisello, via Alberti diventerebbe a 4 corsie. "Uno spreco di soldi e di suolo, si faccia invece una ciclovia"

Cinisello, via Alberti diventerebbe a 4 corsie. "Uno spreco di soldi e di suolo, si faccia invece una ciclovia"

Contro il raddoppio di via Alberti, i residenti di Bellaria e Sant’Eusebio lanciano la petizione online sulla piattaforma Change.org. "Il Comune ha presentato un progetto per l’ex Kanthal, descritto come un intervento che non prevede aumento dei volumi ma dovrebbe portare nuovi servizi e spazi verdi – spiegano i promotori –. Tuttavia, il piano include la costruzione di una nuova rotatoria per garantire l’accesso al nuovo supermercato, ma soprattutto una strada a quattro corsie a scorrimento veloce lungo via Alberti. In altre parole, una vera e propria superstrada, con spartitraffico, che impatterebbe pesantemente sull’ambiente". Tante le preoccupazioni: inquinamento, traffico, oltre all’impatto ambientale. "Un’opera di questo tipo non solo ridurrebbe il verde pubblico del parco, ma renderebbe l’accesso estremamente pericoloso a pedoni e ciclisti". Costi troppo alti, denunciano ancora i residenti, per "un’opera non necessaria. La stima è di 930mila euro. Il privato aveva chiesto solo una rotonda all’altezza di via Teresa da Calcutta. È stato il Comune a insistere per una rotatoria più a nord e per la superstrada in via Alberti, nonostante il traffico in quel tratto sia minimo anche nelle ore di punta". La petizione lancia l’idea di "potenziare la ciclovia che passa già su quel perimetro fino alla connessione con la metrotranvia a Cusano". Una proposta che aveva avanzato anche Legambiente durante il dibattito sulla “campana“, progetto poi abortito dall’amministrazione. "Per fluidificare il traffico abbiamo suggerito con forza una doppia ciclovia a scorrimento veloce e lento con carreggiate separate che porti a Nova – ha spiegato Maria Segurini (nella foto), presidente del circolo locale –. Soluzione a basso impatto ambientale, ma capace di dare alternative di mobilità".

Online la petizione ha superato le 500 adesioni e altre sono state raccolte ai mercati. "Non ne possiamo più dell’aumento del consumo del suolo – lamenta Alberto Abisso –. Il raddoppio di via Alberti aumenterà la cementificazione, aggredendo in modo significativo gli spazi della superficie agricola. Così facendo, si riducono le funzioni filtranti delle aree scoperte, dove l’acqua piovana esercita il compito di alimentare le falde acquifere. Diminuendo questa capacità, nella rete fognaria aumenterà la portata dell’acqua che va a finire nel Seveso con le conseguenze che tutti conosciamo".