MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Svolta per l’ex Palasharp. Sala: nuove case popolari nell’area di Lampugnano

Milano, il sindaco: "Potrebbe essere la zona giusta per realizzare parte degli alloggi". L’ex palazzetto è abbandonato da 12 anni. E il bando olimpico è stato un flop.

Svolta per l’ex Palasharp. Sala: nuove case popolari nell’area di Lampugnano

A sinistra il sindaco Giuseppe Sala e il comandante della Polizia locale Gianluca Mirabelli; a destra l’ex Palasharp abbandonato da 12 anni

Milano – Nuove case popolari comunali al posto dell’ex Palasharp abbandonato da 12 anni. Il sindaco Giuseppe Sala preannuncia una nuova destinazione per l’area di Lampugnano che ormai da tempo rappresenta un problema per il Comune. Sì, perché dopo il flop del bando per il restyling dell’ex palazzetto dello sport in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, il destino della proprietà comunale di via Sant’Elia sembrata finita in un limbo di incertezze. Almeno fino a giovedì, quando nell’Albo pretorio di Palazzo Marino è comparso un atto che dimostrava che qualcosa si stava muovendo: il passaggio dell’area Palasharp dalla direzione Sport a quella Demanio e Patrimonio, che fa capo all’assessore al Bilancio Emmanuel Conte. Quest’ultimo, però, giovedì non ha voluto commentare cosa bolliva in pentola per l’area di Lampugnano.

Questione delicata, perché l’ex Palasharp potrebbe essere una delle aree dove Palazzo Marino realizzerà il suo Piano Casa. A svelarlo, rispondendo ieri mattina alle domande dei cronisti a margine della cerimonia per il 164° anniversario della fondazione della Polizia locale all’Arena Civica, è stato il primo cittadino: "Al momento l’ex Palasharp è affidato all’assessore alla Casa Guido Bardelli. Stiamo cercando di individuare spazi per elaborare il nostro Piano Casa. Una delle aree potrebbe essere quella dove c’è l’ex palazzetto perché è ben servita. Se Bardelli ci dirà che si possono realizzare case lì, potrà essere una buona soluzione".

Se Sala e Bardelli decideranno che questa opzione è quella giusta, nelle prossime settimane la responsabilità tecnica dell’area potrebbe passare dalla direzione Demanio e Patrimonio alla direzione Casa e l’assessorato all’Urbanistica guidato da Giancarlo Tancredi potrebbe licenziare una delibera che cambia la destinazione d’uso dell’area Palasharp: da zona per impianti sportivi a terreno per nuovi alloggi popolari. Se invece l’opzione case sarà scartata, rispunterebbe l’ipotesi di vendere l’area ex Palasharp per fare cassa.

Sala punta su un Piano Casa che possa essere una risposta, almeno parziale, alla richiesta di alloggi a prezzi accessibili per lavoratori e studenti. Non è un caso che nelle ultime uscite pubbliche, abbia parlato di questo tema a più riprese. Due i nodi da sciogliere: le risorse da trovare per finanziare il Piano e le aree pubbliche dove costruire gli appartamenti. Sul primo punto, il sindaco ha spiegato che le due principali fonti di finanziamento potrebbero essere la cessione dello stadio di San Siro e l’area limitrofa – operazioni che alcune voci sostengono potrebbe valere 200 milioni di euro – e la vendita delle quote dei Fondi immobiliari Comune di Milano I e II, la cui base d’asta è stata fissata a quasi 50 milioni di euro.