REDAZIONE MILANO

Tangenti per subappalti, pm: "A giudizio Mora, Achille e altre 16 persone"

Un nuovo filone dell'indagine con al centro un sistema messo a punto da un gruppo di imprenditori, tra cui alcuni ritenuti contigui alla 'ndrangheta

L'esterno del Tribunale di Milano

Milano, 1 marzo 2017 - Tangenti in Lombardia. La procura di Milano ha chiesto il processo per l'ex talent scout Lele Mora, per il compagno di sua figlia Diana, Luca Danese, per l'ex presidente di Fnm Norberto Achille, per Gian Luca Binato, ex projet manager di Itinera spa, società del gruppo Gavio, e per altre 14 persone nell'ambito di un nuovo filone dell'indagine con al centro un sistema messo a punto da un gruppo di imprenditori, tra cui alcuni ritenuti contigui alla 'ndrangheta, fatto di società edili che si alternavano con scadenza biennale nella aggiudicazione, come subappaltatrici, delle commesse pubbliche.

L'indagine, coordinata dal pm della dda Bruna Albertini, lo scorso ottobre aveva portato la Guardia di Finanza ad arrestare 14 persone tra cui l'imprenditore bergamasco Pierino Zanga (ora ai domiciliari), ritenuto il perno del sistema, e Davide Lonardoni, ex responsabile della sicurezza del cantiere per il collegamento tra i due terminal di Malpensa e dipendente della Nord Ing del Gruppo Fnm (le due società non sono indagate). Nella nuova tranche dell'inchiesta, viene, tra l'altro, a galla la vicenda - il reato è abuso d'ufficio - dell'assunzione da parte di Nord-Ing del compagno della figlia di Mora come operaio del cantiere per il collegamento del T1 al T2, nonostante non ci fosse bisogno di personale e senza alcuna selezione. Come si legge nel capo di imputazione l'ex talent scout aveva chiesto e ottenuto "un piacere all'amico Norberto Achille".

Nel nuovo filone di indagine, in cui ancora ricorrono i nomi di Lonardoni, Zanga e dell'ex funzionario del Ministero dello Sviluppo Economico, Pierpaolo Tondo, risulta indagato un altro dipendente di Nord Ing, l'ex amministratore unico Roberto Ceresoli, nonché responsabile del procedimento del cantiere T1-T2. Anche a lui è contestato l'abuso d'ufficio in relazione all'assunzione caldeggiata da Mora di Luca Danese, il compagno di sua figlia. Il manager di Itinera Binato, invece, è accusato di corruzione tra privati in quanto, riporta il capo di imputazione, in cambio di "regalie varie, tra cui un orologio del valore di 10 mila euro circa, plurimi incontri con escort e pranzi", avrebbe avvantaggiato la società Infrasit, della galassia del gruppo che a turno si aggiudicava i subappalti, e "quindi l'associazione a delinquere": per il pm, con riferimento al cantiere per il potenziamento della tratta ferroviaria Castano-Turbigo, si sarebbe adoperato presso Fnm e Intinera per far ottenere alla società tra quelle nel mirino della magistratura il "pagamento in via preferenziale di fatture". 

Infine va segnalato che la Procura, in seguito alle dichiarazioni di Zanga - per le quali gli sono stati concessi di recente i domiciliari -, ha avviato una terza tranche di indagine. La vicenda, per cui alcuni imputati sono già a processo o con rito ordinario o abbreviato, più in generale riguarda un sistema di presunte tangenti per oliare l'assegnazione di subappalti di opere pubbliche in Lombardia. Sistema fatto di società edili che si alternavano con scadenza biennale nella aggiudicazione delle gare e che poi, dopo essere state depredate, finivano a gambe all'aria non senza evadere il Fisco per oltre 20 milioni di euro, grazie al 'trucco' dell'inversione contabile Iva messo in campo prima di essere dichiarate fallite.