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Milano ricorda Aleksej Navalny: targa ai Giardini Anna Politkovskaja di corso Como

La targa commemorativa sarà sostenuta da un cippo in granito che riporta una citazione dello stesso attivista: "Nel caso mi uccidano non arrendetevi!"

Il presidio per Alexei Navalny presso giardini Anna Stepanovna Politkovskaja, un anno fa Ansa/Salmoirago)

Il presidio per Alexei Navalny presso giardini Anna Stepanovna Politkovskaja, un anno fa Ansa/Salmoirago)

Milano, 15 marzo 2025 – Milano ricorda Aleksej Navalny. A poco più di un anno dalla scomparsa, avvenuta il 16 febbraio dell'anno scorso, dell’attivista e politico leader dell'opposizione russa, domani 16 marzo alle 11 ai Giardini Anna Politkovskaja di corso Como, Milano ricorderà Navalny, deceduto nelle carceri del suo Paese a causa della ''sindrome della morte improvvisa''. In memoria di Navalny verrà svelata una targa commemorativa sostenuta da un cippo in granito che riporta una citazione dello stesso attivista: "Nel caso mi uccidano non arrendetevi!".

Alla cerimonia interverrà in rappresentanza dell'amministrazione comunale ci sarà la presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi. Con lei, il politico, avvocato e attivista russo, direttore della Fondazione Anticorruzione (fondata da Navalny) Ivan Zhdanov e la figlia di Navalny, Daria Navalnaya. ''Un ricordo doveroso in memoria di un uomo che si è battuto mosso da ideali di libertà e democrazia - ricorda Buscemi -, che il Parlamento europeo volle riconoscere in vita, quando era detenuto, con il Premio Sacharov per la libertà di pensiero. Navalnj ha pagato con la vita per essersi opposto alla dittatura imperialista di Putin''.

Domani sarà presente anche il Consigliere comunale Gianmaria Radice, primo firmatario della mozione scritta insieme ai consiglieri Giulia Pastorella, Carmine Pacente, Daniele Nahum. Il documento, votato dall'Aula consiliare e reso esecutivo dal Gabinetto del Sindaco con una delibera di Giunta, definisce Navalny "alla stregua dei tanti che hanno lottato e pagato con la loro vita, per affermare il valore della libertà di espressione e della democrazia”. Nei giorni successivi alla morte di Navalny i cittadini milanesi hanno raccolto circa 26mila firme affinché il Comune dedicasse un'azione di memoria pubblica in un luogo della città in suo ricordo.