
Milano, targa per Alexei Navalny, presente la figlia Danya Navalnaya
Milano, 16 marzo 2025 – Milano da oggi ricorda con una targa ufficiale Alexei Navalny, ‘leader dell'opposizione russa morto in carcere’ come recita l'iscrizione che è stata svelata oggi dalla presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi e dalla figlia di Navalny, Danya Navalnaya.
“Grazie a tutti per il supporto. Io ho perso mio padre ma altri hanno perso una persona che li ispirava - ha detto Danya - Voglio ripetere quello che mio padre diceva sempre: non arrendetevi e continuate a combattere. Queste persone ci inseguono perché non ci rendiamo conto di quanto potere avete. E oggi vorrei esortare a difendere ciò in cui credete e che è giusto e la Russia sarà libera”. 'Nel caso mi uccidano, non arrendetevi’ è la frase di Navalny incisa sulla targa che il Comune ha apposto su un cippo in marmo nei giardini Anna Politkovskaja.
Milano è la seconda città dopo Lisbona ad autorizzare un ricordo ufficiale di Navalny. Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità su questo una mozione presentata dal gruppo dei Riformisti, che unisce Azione e Italia Viva, a prima firma di Gianmaria Radice, presente oggi con altri consiglieri comunali e Ivan Scalfarotto. A Radice, al Consiglio Comunale, alle 26mila persone che hanno firmato l'appello per un ricordo di Navalny e al sindaco Giuseppe Sala è arrivato il ringraziamento di Maria Mikaelyan, della Comunità dei russi liberi, che nel suo discorso ha voluto ringraziare anche "il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che in questi giorni è stato di nuovo attaccato pesantemente dai rappresentanti del Cremlino”.
Riferimento applaudito, come applaudito è stato il suo ricordo anche di altre nazioni che subiscono le conseguenze della "dittatura fascista” di Putin, dall'Ucraina, alla Georgia, alla Bielorussia. “In Europa e nel nostro Paese - ha osservato Buscemi - vediamo forze politiche che guardano alla Russia di Putin con ammirazione” mentre “Milano ha a cuore la figura di Navalny” che è un “simbolo di lotta per la libertà di pensiero, di espressione e della tutela dei diritti”.