LAURA LANA
Cronaca

Tari, la rabbia cova sotto la cenere

L’installazione dei "simpatici cestini" per mozziconi indispettisce tanti sestesi dopo la maxi-stangata

di Laura Lana

La posa dei primi cinque “raccogli-mozziconi con ballottaggio“ fa scatenare il malcontento, già elevato e diffuso, sull’aumento della Tari ai danni delle famiglie. In questi giorni i sestesi stanno ricevendo il bollettino con il saldo della tassa rifiuti, dopo i primi due acconti, intanto il Comune e l’impresa Sangalli, che ha in appalto il servizio di igiene urbana, hanno installato i primi dei cinquanta contenitori che saranno posizionati in tutti i quartieri di Sesto, nei pressi di uffici pubblici, fermate autobus, stazioni, supermercati, negozi, parchi, impianti sportivi, piazze. "Simpatici cestini a forma di sigaretta", sono stati definiti dall’amministrazione. Con tanto di gioco, visto che presentano nella parte superiore una mascherina con una domanda ("Preferisci il pandoro o il panettone?", "Preferisci il cane o il gatto?", "Preferisci la lingua inglese o la lingua francese?", "Preferisci l’estate o l’inverno?", "Preferisci la pizza o la pasta?): in base alla risposta si infila il mozzicone nel buco sottostante. Una campagna che ha suscitato ironia in città, ma soprattutto ha visto i sestesi inondare il Comune di mail, lettere, telefonate e post sulla pagina Facebook dell’ente per denunciare gli incrementi fino al 50% della Tari, che colpiscono soprattutto le famiglie più numerose.

Costi maggiori del servizio, minore sperequazione tra utenze domestiche e commerciali, cambio del calcolo del tributo (numero di inquilini e non più solo i metri quadri), ripartizione del costo dell’igiene urbana su una platea minore di contribuenti, dopo aver ripulito l’anagrafe dai finti residenti: ecco le spiegazioni dell’amministrazione sul perché il saldo ha portato le famiglie a spendere più dello scorso anno. Tuttavia, non cambia il risultato finale: non solo la tassa è più cara per le famiglie e meno per le attività produttive, per scelta politica, ma è più costosa rispetto a Comuni simili per grandezza, numero di negozi e imprese e peso tra utenze domestiche e non. A Cinisello un appartamento di 100 metri con 4 residenti paga 239 euro contro i 346,49 euro (+45%) di Sesto. I conti li ha fatti Michele Segoloni, mettendo a confronto caso per caso. Una coppia in 80 metri quadri paga a Cinisello 154 euro e a Sesto 225 euro, vale a dire il 46% in più. In sintesi, il maggior costo a Sesto rispetto alla limitrofa Cinisello va da un minimo del 32% a un massimo del 69%.