MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Tassa turisti, pressing sul Governo. Ipotesi rincaro per il Giubileo 2025

Sì alle linee guida: la Giunta chiede all’esecutivo di poter alzare l’imposta da 5 a 10 euro per gli hotel di lusso. Ma un adeguamento “soft“ delle tariffe potrebbe scattare comunque in vista dell’Anno Santo.

Tassa turisti, pressing sul Governo. Ipotesi rincaro per il Giubileo 2025

L’assessore comunale al Bilancio Emmanuel Conte sta lavorando alla delibera sul bilancio preventivo 2025 di Palazzo Marino

Rush finale verso l’approvazione del bilancio preventivo 2025 del Comune. Giovedì la Giunta ha approvato le linee di indirizzo politico ed entro una settimana dovrebbe passare la manovra. I nodi? Imposta di soggiorno, trasporto pubblico locale e welfare. Sulla tassa per i turisti che alloggiano negli hotel milanesi, la richiesta del sindaco Giuseppe Sala e dell’assessore al Bilancio Emmanuel Conte al Governo è sempre la stessa: poter aumentare la tariffa da 5 a 10 euro per gli hotel a cinque stelle, come già possono fare alcune città turistiche italiane, Roma in primis. In Parlamento ci sono alcune proposte di deputati milanesi in questo senso.

Nella delibera approvata giovedì, inoltre, al di là delle richieste al Governo, si prevede "un adeguamento dell’imposta di soggiorno al fine di acquisire ulteriori risorse in grado di finanziare i servizi di trasporto pubblico locale". Un adeguamento che potrebbe essere legato al Giubileo in programma nel 2025. Palazzo Marino potrebbe prevedere un lieve rincaro delle tariffe per hotel a due, tre o quattro stelle, ma solo per l’anno di svolgimento del Giubileo (dal 24 dicembre 2024 al 6 gennaio 2026). In assenza del via libera del Governo al rincaro da 5 a 10 euro per gli hotel a 5 stelle, l’aumento delle tariffe potrebbe essere limitato.

Passiamo al nodo del trasporto pubblico locale, che a Milano vale circa 900 milioni di euro: 388 milioni di euro coperti dagli incassi di biglietti e abbonamenti Atm (bilancio di previsione 2024) e 262 milioni coperti dal fondo nazionale trasporti (cifra ridotta rispetto ai 267 milioni dell’anno precedente). Per far quadrare i conti mancano 300 milioni di euro, un buco che nel 2019 era solo di 100 milioni di euro. La voragine è triplicata perché negli ultimi anni lo Stato ha continuato a ridurre i fondi per Milano sul Tpl e perché ora si sono aggiunte le spese per la nuova M4. Nel 2023 la voce trasporti pesava per il 34% sul bilancio comunale, percentuale che nel 2025 aumenterà. Il welfare, invece, pesa per il 10%. E i tagli della Finanziaria 2025 per Milano? Il calcolo esatto non è stato ancora fatto, ma il Comune partirà con un buco iniziale di 15 milioni, tagli che risalgono alla Finanziaria 2024 applicati al prossimo anno. In attesa di capire i tagli previsti dalla manovra nazionale in corso di approvazione in Parlamento.

L’obiettivo fissato da Conte è far approvare il bilancio in Consiglio comunale a inizio dicembre, in largo anticipo rispetto alla scadenza del 31 dicembre. Milano va veloce e spera che le risposte da Roma su imposta di soggiorno e trasporto pubblico locale arrivino presto.