ANDREA GIANNI
Cronaca

Marco Maffei, nuovo tassista da 30 su 30: “L’esame perfetto, la licenza, i clienti eccellenti Benigni e Baresi e quella signora scappata senza pagare”

Milano, 29 anni, già Ncc e seconda guida di auto bianche, è risultato il migliore al concorso straordinario indetto dal Comune per rinfoltire la flotta di taxi

Il tassista Marco Maffei a fianco della sua auto bianca, una Toyota RAV4

Il tassista Marco Maffei a fianco della sua auto bianca, una Toyota RAV4

Milano, 18 febbraio 2025 – Il ricordo di Marco Maffei, 29 anni, torna ai viaggi con vip come Roberto Benigni o Franco Baresi sul sedile del passeggero, ma anche alla tante corse con clienti “ordinari“ lungo le strade di Milano, la sua città, al volante della sua Toyota Rav4.

Per lui, oggi, si realizza un sogno, perché assieme ad altri tassisti riceverà negli uffici comunali in via Larga la licenza dopo aver partecipato al concorso straordinario indetto da Palazzo Marino per rinfoltire la flotta delle auto pubbliche. Concorso che lo ha visto primo in classifica con il massimo dei voti: 30 risposte giuste su 30, zero errori.

Marco Maffei, come si è avvicinato a questo mondo?

“Mi sono diplomato all’Istituto per geometri Carlo Cattaneo in piazza Vetra, e poi ho svolto diversi lavori. Ho fatto il mio esordio in questo settore nel 2018, nel 2019 ho ottenuto l’abilitazione e poi ho iniziato a lavorare come autista per un’azienda che offre servizi di noleggio con conducente. Con la pandemia ho dovuto interrompere perché il nostro lavoro si era completamente fermato, e mi sono ritrovato a fare il commesso in una cartoleria in corso XXII Marzo, per sei mesi. Nel 2021 ho trovato un tassista titolare di licenza che cercava un sostituto e ho iniziato a guidare l’auto bianca. Infine ho partecipato al concorso, sono arrivato primo, e ora avrò la mia licenza, dopo tre anni e mezzo”.

Che cosa le piace del suo lavoro?

“Amo guidare il taxi perché è un lavoro dinamico, che consente di osservare la città e di aprire la mente a 360 gradi. Mi piace relazionarmi con i clienti, fare incontri sempre nuovi. In media trasporto 10-15 persone al giorno, che aumentano nei periodi di picco”.

Le è capitato di trasportare anche personaggi famosi?

“Quando lavoravo come Ncc, l’azienda era incaricata di trasportare gli ospiti di ‘Che tempo che fa’, la trasmissione di Fabio Fazio. Ricordo Nino Frassica, il cantante Coez, Enrico Brignano, Max Tortora e altri personaggi del mondo dello spettacolo. Poi, da tassista, ho avuto il privilegio di avere come cliente Roberto Benigni: una persona molto umile, educata, che mi ha fatto un’ottima impressione. Da tifoso rossonero, inoltre, ho avuto l’onore di accompagnare Franco Baresi dalla stazione Centrale a Casa Milan”.

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Ci sono stati anche episodi spiacevoli?

“Fortunatamente non ho mai avuto particolari problemi, anche perché lavorando con il radiotaxi 4040 si tende ad avere una clientela di un certo tipo. È capitato, però, che una signora se ne andasse via senza pagare dopo una corsa”.

Lei ha preso 30 su 30. Su quali argomenti verteva il concorso?

“Verteva su toponomastica, regolamenti comunali e regionali, Codice della strada. Lavorando già su Milano conosco vie e palazzi storici, e questo è stato un vantaggio. Per il resto ho studiato e ho ripassato le nozioni già apprese per l’iscrizione a ruolo. In realtà abbiamo preso 30 su 30 in 5, ma io sono risultato primo perché svolgo già servizio taxi e per la giovane età. Ci ho messo anima e corpo, e sono orgoglioso di aver ottenuto questo risultato”.

A suo avviso bisognerebbe aprire ulteriormente il mercato?

“Il concorso è stata una scelta positiva, perché effettivamente a Milano c’è bisogno di più taxi, soprattutto nei periodi di picco. Poi, per il futuro, andrebbe fatto un calcolo considerando domanda e offerta. A livello nazionale sarebbe giusto regolamentare di più il nostro settore, perché poi ci troviamo a subire la concorrenza sleale di alcune piattaforme”.