Milano, 4 luglio 2018 - Il giudice di Milano ha accolto la richiesta di "messa alla prova ai servizi sociali" del body builder Antonio Bini, con la conseguente sospensione del processo a suo carico per lesioni aggravate dai futili motivi. Per quattro mesi dovrà compiere un'attività di pubblica utilità, lavorando con i ragazzi di una cooperativa sociale di Milano, occupandosi di sport:
Il processo era nato dopo l'aggressione a un tassista avvenuta per una banale lite di viabilità, lo scorso 28 novembre, nei pressi della stazione Centrale. Il 29enne, finito agli arresti domiciliari il giorno stesso dell'aggressione, è tornato libero il 9 febbraio scorso in seguito al risarcimento di 28 mila euro (più 5mila di spese legali) all'autista del taxi a cui staccò il lobo di un orecchio.