Arnaldo Liguori
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Cronaca

Taxi a Milano, centinaia di persone in attesa all’aeroporto di Linate: “Qualche licenza in più non farà la differenza”

Il video impressionante pubblicato dai Radicali mostra la carenza cronica di auto bianche nel capoluogo lombardo. Le 450 nuove licenze basteranno? Ecco i numeri

La coda di diverse centinaia di metri formata da persone in attesa di un taxi davanti all'aeroporto di Milano Linate

La coda di diverse centinaia di metri formata da persone in attesa di un taxi davanti all'aeroporto di Milano Linate

È notte. Siamo davanti all’aeroporto di Milano Linate. Centinaia di persone formano una coda lunghissima che si estende per quasi tutta la lunghezza dell’edificio: sono tutte in attesa di un taxi. Il video che ritrae la scena avvenuta tra il 2 e il 3 luglio è impressionante ma non descrive, in realtà, niente di nuovo. La carenza di auto bianche a Milano è cronica e risaputa: davanti agli aeroporti, alle stazioni ferroviarie e ai centri turistici si ripropone ciclicamente la stessa situazione.

Il video è stato ripubblicato sui social media da Matteo Hallissey, segretario dei Radicali italiani. “Non sarà qualche licenza in più – ha scritto – a fare la differenza: bisogna agire radicalmente, perché solo attraverso concorrenza, liberalizzazioni e incremento dei servizi disponibili saremo in grado di risolvere il problema. Ma questo è il paese dove le soluzioni ai problemi vengono viste come ostacoli alla salvaguardia di corporazioni e rendite di posizione tanto care alla politica”.

La posizione di Hallissey non è insolita ed è condivisa da diversi esperti ed esponenti delle istituzioni. Il punto è che i dati confermano la difficoltà nel trovare un taxi a Milano, soprattutto in certe zone e in certi orari. Anche in altre grandi città europee come Londra, Parigi o Madrid non ci sono sempre taxi a disposizione, ma differenza di quanto accade nel capoluogo lombardo, in quelle città la carenza è coperta dalle flotte dei servizi di noleggio con conducente (Ncc), come Uber.

Quanti sono i taxi

La ragione per cui non si sono abbastanza taxi a Milano non è un mistero: le licenze non aumentano da vent’anni a causa dell’opposizione dei tassisti. Erano circa 4.855 nel 2003, sono le stesse oggi. La prima vera svolta è arrivata quest’anno, con il lancio – dopo infinite difficoltà e opposizioni – da parte del Comune di Milano di un bando per 450 nuove licenze: oltre 700 persone hanno fatto domanda e la prova scritta di terrà dopo l’estate. 

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Se queste nuove licenze siano sufficienti per coprire la domanda, però, è una cosa in discussione. Nei vent’anni in cui il numeri di auto bianche non è aumentato, la popolazione milanese è aumentata del 9 per cento e il numero di turisti è più che raddoppiato. 

Il confronto con altre città europee

A Milano ci sono 4.855 taxi e sono attive circa 750 auto di servizi di noleggio con conducente (considerando le 250 licenze milanesi e quelle dei comuni limitrofi). Il totale – circa 5.550 – è un numero molto più basso rispetto a quello di molte città europee.

Facendo un confronto con Madrid, Londra e Parigi (ponderato sul numero di abitanti) emerge chiaramente la carenza del servizio meneghino. A Milano il numero combinato di taxi ed Ncc ogni 1.000 abitanti è la metà di Madrid, un terzo di Londra e, addirittura, un quarto rispetto a Parigi.

Nel confronto si vede anche la grossa differenza (sempre ponderata sul numero di abitanti) nel numero di Ncc tra le quattro città. A Milano sono un quarto rispetto a Madrid, un quattordicesimo rispetto a Parigi, un sedicesimo rispetto a Londra. In termini assoluti, per farsi un’idea, contro le 250 licenze Ncc milanesi, Madrid ne schiera 8.000, Parigi 20.000 e Londra oltre 87.000.

Questa sproporzione è, in estrema sintesi, la ragione per cui a Milano è difficile trovare un mezzo privato, salvo che aspettando per ore o pagando prezzi proibitivi.