Milano – L’ultima volta è successo nel 2003, quando l’allora sindaco Gabriele Albertini riuscì a portare il numero di taxi in circolazione agli attuali 4.855 con un’iniezione di 288 autorizzazioni (a fronte delle 500 inizialmente ipotizzate). Stamattina, a ventidue anni di distanza, accadrà ancora: i primi cinque aspiranti conducenti che hanno già dimostrato di aver versato i soldi e di avere la macchina a disposizione si presenteranno a Palazzo Marino per sbrigare le ultime pratiche burocratiche e ricevere la licenza. A quel punto, potranno completare l’allestimento del veicolo per mettersi al volante di un’auto bianca.
Entra così nella fase finale il piano del Comune per potenziare il parco veicoli in circolazione e cercare di ridurre le statistiche sulle corse inevase, specie in alcuni giorni della settimana e in determinati orari; da qui alla terza settimana di marzo, altri 331 seguiranno lo stesso iter. “Sono convinta che un servizio più diffuso e capillare porterà a una nuova domanda che andrà a vantaggio sia dei possessori delle nuove licenze sia delle vecchie”, ha ribadito più volte l’assessora alla Mobilità Arianna Censi.
Il percorso che vivrà oggi un crocevia a suo modo storico è iniziato nell’estate del 2023, quando Palazzo Marino, che in precedenza si era sempre scontrato con i “no” di Regione Lombardia, ha deciso di usufruire della corsia preferenziale garantita dal decreto Asset, che ha dato la possibilità alle città capoluogo di indire bandi per incrementare fino al 20% il numero di taxi. L’amministrazione avrebbe quindi potuto arrivare fino a 971, ma ha scelto di fermarsi a 450 con le licenze e di muovere in un secondo momento la leva delle seconde guide, per poi ricorrere eventualmente a un’ulteriore gara. Da lì è partito l’iter che ha portato a fissare la cifra di partenza delle nuove licenze (96.500 euro), con una serie di sconti dal 20 al 40% per alcune categorie di veicoli e fasce orarie e il paletto della redistribuzione totale dei proventi ai conducenti attualmente in attività (circa 8mila euro a testa). Superato l’ostacolo del ricorso delle associazioni di categoria, respinto dal Tar, il Comune ha lanciato il bando, a cui hanno risposto quasi 700 persone.
Il 5 dicembre è andato in scena il test da remoto, con quesiti a scelta multipla che hanno saggiato le competenze dei futuri padroncini su inglese, codice della strada e toponomastica. Pur essendo risultati idonei in totale 521 tassisti su 450 nuove autorizzazioni in palio, non è stato superato il numero previsto come soglia massima per tre opzioni su quattro: per i 300 posti della licenza ordinaria gli idonei sono stati 247, mentre per la licenza vincolata al trasporto delle persone con disabilità sono risultati idonei in 13 su 50 posti.
E ancora: sono stati 26 gli idonei per la licenza con doppia scelta combinata notti-trasporto disabili, mentre per i 50 posti relativi esclusivamente ai turni notturni e nel weekend sono risultati idonei 235 partecipanti, in numero nettamente superiore ai 50 posti disponibili. Ai concorrenti che hanno superato la prova, sono stati dati due mesi di tempo per pagare il dovuto e presentare la documentazione che attesti la disponibilità del veicolo. Qualcuno ha bruciato i tempi, dimostrandosi in regola già nelle ore immediatamente successive e facendo così scattare già nella terza settimana di dicembre il countdown di trenta giorni legato all’istruttoria del Comune. Da qui il via libera che si concretizzerà oggi. Per tutti gli altri, la deadline scadrà il 21 febbraio.