Più del 95% delle auto bianche a motori spenti, con una percentuale più elevata del dato medio nazionale. La quasi totalità dei tassisti meneghini ha aderito allo sciopero nazionale indetto da diverse sigle sindacali e associazioni di categoria per chiedere un’accelerazione sulla regolamentazione delle piattaforme tecnologiche che offrono servizi di trasporto e sull’istituzione del foglio di servizio digitale "per contrastare – come si legge in un comunicato – l’uso improprio e abusivo delle autorizzazioni di noleggio". Ieri mattina, alcune decine di conducenti si sono ritrovati in piazza Affari, e da lì sono partiti in corteo per raggiungere il presidio ai posteggi di piazza Luigi di Savoia, di fianco alla Stazione Centrale; la manifestazione è stata monitorata da polizia e ghisa e ha arrecato disagi molto limitati alla circolazione in centro. Disagi più evidenti si sono registrati negli scali aeroportuali di Linate e Malpensa, dove i passeggeri in arrivo si sono ritrovati senza auto bianche: "Abbiamo garantito solo il servizio gratuito per i disabili", ha fatto sapere Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 4040.
La protesta è andata avanti dalle 8 alle 22. Nella nota di ringraziamento ai tassisti che hanno aderito alla manifestazione "rinunciando a una giornata di lavoro in questo periodo così difficile", i delegati hanno specificato che "a oggi risposte certe ancora non ve ne sono: dunque la nostra lotta continua fino a quando non troveremo un riscontro reale alle nostre legittime richieste". E ancora: "Nei prossimi giorni, valuteremo tutti insieme nuove iniziative di protesta da mettere in campo per il mese di novembre: se sarà necessario – l’avviso ai naviganti – alzeremo il livello dello scontro, la categoria merita rispetto".