Milano,3 1 maggio 2019 - Niente taser per la polizia locale. Ieri l’aula di Palazzo Marino ha approvato a larga maggioranza la mozione del gruppo «Milano progressista» per chiedere alla Giunta di non inserire nella dotazione dei ghisa la pistola elettrica: 25 voti a favore, 5 contrari e 2 astenuti. «La città di Milano promuove e tutela i diritti fondamentali della persona – si legge nel documento – che verrebbero lesi con l’uso del taser e con suoi effetti altamente nocivi e rischiosi per la salute». E ancora: «Secondo un’indagine di Amnesty International, tra il 2001 e il 2012 più di 500 persone sono morte negli Stati Uniti d’America dopo essere state colpite da pistole taser».
Soddisfatta Anita Pirovano, una delle firmatarie della mozione: «Bene che l’odg sia stato approvato a larga maggioranza. Il taser è uno strumento inutile ma soprattutto dannoso, in particolare per le persone più vulnerabili. Il fatto che non sia letale ma potenzialmente pericolosissimo è dimostrato dai dati, ma anche ammesso dalla stessa azienda produttrice». Detto che le pistole elettriche utilizzate oltre Oceano sono diverse da quelle che in estate entreranno nella dotazione standard di carabinieri e polizia (dopo un anno di sperimentazione), va precisato che l’amministrazione Sala non ha mai palesato finora l’intenzione di accedere ai contributi che Regione Lombardia stanzierà per consentire ai Comuni di acquistare taser per i vigili. Anche perché sta per partire un’altra sperimentazione, quella dello spray al peperoncino, come ricorda la vicesindaco Anna Scavuzzo: «L’amministrazione è impegnata a formare gli agenti che utilizzeranno lo spray al peperoncino, strumento che si ritiene utile a migliorare la dotazione degli agenti di polizia locale in un’ottica di tutela della loro incolumità. Il decreto sicurezza prevede che i Comuni grandi possano sperimentare l’introduzione di due taser, due di numero, per Corpo. Più un contentino per qualcuno che una vera sperimentazione di uno strumento che a oggi non si capisce se dovrebbe costituire un’ennesima dotazione aggiuntiva o sostituire l’arma di ordinanza».
All'attacco la consigliera leghista Silvia Sardone: «È sempre più evidente che la sinistra sia nemica della sicurezza, quando invece i cittadini chiedono più controlli e più presìdi nelle zone maggiormente sensibili alla criminalità e al degrado». A favore del taser anche Daniele Vincini, segretario del Sulpm: «Chi ha votato a favore di questa mozione – taglia corto – vive in un altro mondo e non conosce la realtà nella quale lavoriamo tutti i giorni».