di Massimiliano Mingoia
Teatro Ringhiera, andamento lento. Il "sì" della Giunta comunale al progetto per la riqualificazione dell’immobile comunale di via Boifava, quartiere Chiesa Rossa, periferia sud della città, era atteso all’inizio del 2023, ma è stato rinviato e il via libera non arriverà neanche prima della pausa estiva.
Nonostante il pressing del presidente del Municipio 5 Natale Carapellese sul settore Lavori pubblici del Comune, sembra ormai certo che la delibera con il progetto di restyling dovrebbe ottenere il via libera dell’esecutivo di Palazzo Marino a settembre. Ma meglio usare il condizionale, visti i ritardi già accumulati. Il progetto di restyling del Teatro Ringhiera ammonta a 2.176.000 euro, una spesa che comprende i fondi stanziati dalla Fondazione Cariplo e dall’Art Bonus.
Il piano dei lavori prevede la messa in sicurezza di tutto il Centro civico, il ripristino del teatro al suo interno e la realizzazione di una serie di servizi collegati, dal bar agli uffici fino a un magazzino per i costumi teatrali. Sono previste anche altre opere sulle parti esterne, inserite nel progetto Mi@Over.Net.
Gli obiettivi sono fissati, ma i tempi restano incerti. Il Municipio 5 ha spinto per far approvare la delibera entro luglio o, comunque, entro la pausa estiva di agosto, in modo da far partire la gara d’appalto dopo le ferie e i lavori entro la fine dell’anno. Ma il via libera della Giunta, come anticipato, slitterà a settembre. Tant’è. Non si ancora concretizzata neanche la riapertura, almeno parziale, degli uffici della sede decentrata dell’Anagrafe all’interno del Centro civico di via Boifava, dopo la chiusura decisa un anno fa. L’impegno della Giunta comunale è di riaprire gli uffici per i documenti almeno un paio di giorni a settimana, ma ciò non è ancora avvenuto. Questione di numeri insufficienti del personale del settore Anagrafe, a quanto si apprende.
Ultima nota. Nel Centro civico di via Boifava, entro la fine dell’anno sarà aperta la sede di Milano Sud di Afol, l’agenzia metropolitana per la formazione, l’orientamento e il lavoro. Gli uffici di Afol saranno collocati nel primo piano del Centro civico, dove, comunque, resteranno il magazzino della biblioteca e il Centro di aggregazione multifunzionale (Cam). "Questa nuova sede di Afol darà una mano anche al Municipio 5, visto che stiamo lavorando molto sul tema del lavoro", commenta Carapellese.