
Una micro telecamera (Archivio)
Milano - Altro che "Grande fratello". Per spiare l'intimità delle ragazze a cui affittava le camere del suo appartamento un 64enne aveva installato micro telecamere persino in bagno. Con l'accusa di "interferenze illecite nella vita privata" l'uomo è finito a processo a Milano e ha patteggiato 1 anno e 4 mesi, con pena sospesa.
Ma andiamo con ordine. Tutto è iniziato nel marzo di un anno fa, quando una delle ragazze che viveva in affitto nell'appartamento di viale Fulvio Testi, come ha messo a verbale un'altra coinquilina russa, "ha iniziato a guardarsi intorno" nel bagno "scoprendo l'esistenza di una micro camera nascosta, installata dietro una pianta finta posizionata sul mobile vicino allo specchio". A quel punto la giovane ha controllato anche la sua camera da letto, "scoprendo anche lì una micro camera nascosta sopra l'armadio, tra due scatoloni, che inquadrava il letto". Infine, ha spiegato ancora la giovane alla polizia, "siamo andati nella mia stanza dove abbiamo trovato una terza telecamera".
Il 64enne, secondo quanto ricostruito in seguito, avrebbe filmato "a più riprese immagini di intimità" di almeno tre giovani, mentre altre due inquiline, nel marzo 2019, erano riuscite per caso a scoprire l'esistenza di quelle telecamere e a denunciare. Nel processo una delle ragazze era parte civile con l'avvocato Marco Ventura. Il patteggiamento odierno è stato ratificato dal giudice Laura Cairati della prima penale di Milano. Istanza presentata dal difensore Andrea Benzi dopo il decreto di citazione diretta a giudizio firmato dal pm Isabella Samek Lodovici.