NICOLA PALMA
Cronaca

Telemarketing selvaggio, 6 chiamate al giorno per offrire contratti telefonici: scatta la multa

Milano, il Garante della privacy punisce la società Meglioquesto dopo le denunce degli utenti bersagliati dai call center: violato il diritto alla riservatezza

Felice Saladini, amministratore delegato di MeglioQuesto

Felice Saladini, amministratore delegato di MeglioQuesto

Milano – Telefonate a raffica per proporre servizi e offerte. Limiti orari non rispettati. Dati personali gestiti in maniera non corretta. Sono le motivazioni principali che hanno spinto il Garante della privacy a comminare una sanzione amministrativa di 10mila euro alla società Meglioquesto digital srl.

A sollecitare l’intervento dell’Authority sono state alcune segnalazioni su comunicazioni promozionali indesiderate "effettuate utilizzando numerazioni chiamanti iscritte al Registro degli operatori di comunicazione" e riconducibili alla società che on line si definisce "player di riferimento in Italia nel settore della customer experience". Il 30 e il 31 marzo 2022 sono scattati gli accertamenti ispettivi nella sede legale di via Restelli, in zona Gioia, per verificare "i trattamenti dei dati personali posti in essere nell’attività di telemarketing e tramite sito internet (meglioquesto.it)".

Stando a quanto emerso, le criticità che hanno poi portato alla multa hanno riguardato tre casi. Nel primo, l’utenza della persona interessata è stata inserita in due campagne pubblicitarie promosse da Wind: gli operatori di Meglioquesto hanno chiamato "in modo insistente e concentrato", fino a 6 telefonate al giorno per un totale di "20 interazioni nel mese di luglio", contravvenendo alle istruzioni della compagnia telefonica committente, che aveva previsto un massimo di 10 ricontatti durante il periodo di validità della lista (un mese) e un minimo di 4 ore tra un tentativo e l’altro.

Nel secondo caso, Meglioquesto ha contattato, ancora per conto di Wind, una persona per ben 37 volte, di cui 23 nel febbraio 2022 e 12 a marzo, "registrando tentativi di contatto fino a 5 volte nella stessa giornata anche a distanza di un’ora dall’ultima chiamata".

E arriviamo al terzo caso, per una campagna di Eni Gas&Luce: nel periodo compreso tra il 27 aprile e il 4 maggio 2021, la srl, riferendo di non aver avuto indicazioni precise dal committente sulle modalità di ricontatto, ha chiamato con insistenza la stessa persona (il 30 aprile risultano due telefonate alle 17.42 e 19 secondi e alle 17.42 e 49 secondi).

Per vederci chiaro, l’Authority ha preso contatti con Wind ed Eni per avere informazioni sugli accordi sottoscritti con Meglioquesto. Wind ha mostrato istruzioni operative che impongono al partner di "non contattare la medesima numerazione per più di una volta al mese". Eni ha chiarito che la "contact policy" societaria prevede che la persona che non abbia risposto ai tentativi di contatto o che sia risultata irraggiungibile "possa essere chiamata fino a 10 volte nell’arco di validità temporale della lista con almeno 4 ore di intervallo da una telefonata all’altra"; inoltre, i rappresentanti della multinazionale hanno aggiunto che periodicamente vengono svolti monitoraggi in incognito da parte di "operatori civetta" per verificare "la conduzione della chiamata" e il rispetto delle regole d’ingaggio.

Nella sua difesa, Meglioquesto ha sostenuto di aver agito "entro i limiti", contestando il calcolo del numero di telefonate: in sostanza, le chiamate senza risposta o con numero occupato non andrebbero conteggiate. Per l’Authority, invece, "la società ha effettuato attività telefonica in modo reiterato e insistente verso le utenze degli interessati, con modalità che appaiono invasive dei fondamentali diritti alla riservatezza e alla tranquillità individuale, nonché in violazione del principio di correttezza".

Nel mirino pure la gestione non corretta delle liste di dati personali da usare per le campagne promozionali e le procedure farraginose e poco chiare per la ricezione delle istanze di cancellazione. Da qui la multa di 10mila euro.