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Milano - Solo nella fase iniziale sono arrivati 120 preordini da parte di studi e cliniche veterinarie. L’idea è quella di fornire ai professionisti della cura degli animali una piattaforma di comunicazione e telemedicina, per rendere più semplice e immediato il rapporto con i clienti. Da operazioni più semplici come la gestione degli appuntamenti e dei pagamenti fino a una sorta di fascicolo sanitario elettronico per cani, gatti e altri animali da compagnia. La milanese Laura Venturini, Ceo e co-fondatrice della startup “in rosa“ Veterly, è partita da dati che consentono di prevedere una crescita del business nei prossimi anni. Il mercato del “pet care“ a livello mondiale ha raggiunto i 223 miliardi di dollari nel 2019, con un tasso di crescita atteso del 5,9% dal 2020 al 2026. E ha visto nel 2020 un aumento delle adozioni degli animali da compagnia, solo in Italia, del 15%.
«Siamo stati i primi ad avere l’idea di una piattaforma, che funziona come una semplice app, per consentire ai veterinari di rendere più efficace ed efficiente il rapporto con i clienti", spiega Venturini. I clienti potranno fare affidamento su un libretto sanitario digitale del proprio animale contenente lo storico delle interazioni con il veterinario, delle visite e dei referti. Un “diario”, centralizzato e omnicanale. La piattaforma, creata e validata dallo studio Startup Bakery, ha riscosso interesse fra gli addetti ai lavori nel settore. Ed è stata avviata la fase della “chiamata“ agli investitori per sviluppare il progetto attraverso una campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, che si chiuderà mercoledì con gli obiettivi iniziali già ampiamente raggiunti.
La soluzione offerta da Veterly, web e mobile, ha l’obiettivo di "digitalizzare e modernizzare il settore veterinario e si rivolge ai 33 mila professionisti del settore operanti in Italia che ogni giorno fanno fatica ai far fronte a quantitativi sempre crescenti di interazioni su vari canali". Alle telefonate, infatti, si aggiungono i messaggi su WhatsApp a ogni ora, con scambi di foto e video. La pandemia, poi, ha reso i consulti online una pratica sempre più diffusa. "Ci rivolgiamo anche ai clienti – sottolinea Venturini – che hanno aspettative sempre più alte per quanto riguarda la cura del proprio animale e l’interazione col veterinario, dalla possibilità di avere accesso costante ai dati clinici fino a quella di prenotare una visita con un solo click".