Milano – Da via Lambro a via Tofane, da corso Indipendenza a via Morgagni, da viale Piave a piazza Tricolore. I segni della devastazione coprono tutta la città. E hanno caratteristiche simili: alberi caduti, grossi rami precipitati sui marciapiedi, binari del tram invasi dalle foglie e inutilizzabili per la circolazione.
Le segnalazioni arrivano da diversi quartieri, spazzati in egual misura dal violentissimo nubifragio che si è abbattuto su Milano stanotte. Dalle 4 in avanti sono stati oltre le 200 chiamate al centralino dei vigili del fuoco da tutta la Città metropolitana di Milano.
"Pioggia di circa 30 mm/h con punta massima 39 mm/h in piazza Sicilia. Molti danni, allagamenti, alberi caduti, danneggiamenti a tetti. Impegno massimo di vigili del fuoco e sistema protezione civile, affaticato da un intenso lavoro continuo da venerdì", la sintesi all'alba sul profilo Facebook dell'assessore alla Sicurezza Marco Granelli.
Che ha fornito anche dettagli sui livelli idrometrici degli osservati speciali Seveso e Lambro: il primo, in particolare, ha raggiunto la soglia massima di 1,38 metri in via Valfurva, dove per esondare deve superare i 3 metri. Per fortuna, sia il torrente che scende a Niguarda dal Monte Sasso che l'altro corso d'acqua che attraversa la metropoli non sono usciti dagli argini: la piena è passata indenne.