ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Tentarono tre salvataggi: "Non ci sentiamo eroi"

Cesate, il Comune premia Ivano e Debora, vigile del fuoco e medico rianimatore. Il 2 gennaio si lanciarono nel lago per liberare le persone incastrate in auto.

Cesate, il Comune premia Ivano e Debora, vigile del fuoco e medico rianimatore. Il 2 gennaio si lanciarono nel lago per liberare le persone incastrate in auto.

Cesate, il Comune premia Ivano e Debora, vigile del fuoco e medico rianimatore. Il 2 gennaio si lanciarono nel lago per liberare le persone incastrate in auto.

"È stato un riconoscimento davvero inaspettato. Nei giorni successivi al salvataggio avevamo ricevuto tante telefonate di amici, parenti, colleghi di lavoro e giornalisti. Anche la sindaca di Colico mi aveva chiamato per ringraziarmi. Io non mi sono mai sentito un eroe, avevo fatto il mio lavoro, anche se non indossavo la divisa. Qualche settimana fa ero in vacanza quando un assessore di Cesate mi ha telefonato per avvisarci della benemerenze, siamo rimasti piacevolmente colpiti". È il racconto di Ivano Ghidoni, 46 anni di Cesate, vigile del fuoco in servizio al distaccamento di Milano Sardegna. Lui e la sua compagna, Debora Palmisano, anche lei cesatese, medico rianimatore, hanno ricevuto la Civica Benemerenza per aver salvato tre persone intrappolate nell’auto caduta nelle acque del lago di Como, nei pressi di Piona, a Colico. È stato il sindaco Roberto Vumbaca a consegnare l’attestato ai due cesatesi "protagonisti di un gesto eroico" e la cerimonia è stata anche l’occasione per ricordare quello che era successo quel giorno, il 2 gennaio 2024. "Verso le 16, ero sul piazzale dell’abbazia di Piona, quando ho sentito il rumore molte forte, come se fosse caduto un masso. Poi ho sentito le urla, ho capito che c’era qualcuno in pericolo, sono sceso da una stradina e ho visto la macchina nel lago, ho chiamato il 112 dicendo che ero un vigile del fuoco di Milano e spiegando la situazione". Poi Ivano è entrato nel lago, a nuoto ha raggiunto la macchina all’interno della quale c’erano due uomini e una donna. Ha trascinato fuori le persone e le ha affidate alla sua compagna Debora: "Lei ha 15 anni di esperienza come anestesista rianimatrice, è stata molto brava a gestire tre persone, non si è mai fermata, anzi mi ha incoraggiato quando ha visto che ero in difficoltà perché non riuscivo a estrarre il marito della donna". La signora è morta subito, il marito dopo 22 giorni e l’unico sopravvissuto ha voluto incontrare Ivano e Debora. "È stato un momento che non dimenticherò mai, lui continuava a piangere e ringraziare. Le figlie della coppia hanno voluto donare gli organi del papà. Il nostro gesto non è bastato a salvare la sua vita, ma lui ha salvato tante vite".

Oltre a Ivano e Debora sono venti le civiche benemerenze consegnate dal Comune di Cesate: tre medici di base, Roberto Castelli, Emilia Maria Banfi, Pietro Magnani e una pediatra, Stefania Signori, oggi tutti in pensione. Tre atlete: Manuela Zanchi, campionessa mondiale alle Olimpiadi di Atene 2004, ha vinto la medaglia d’oro con la Nazionale Italiana di pallanuoto femminile; Alice Faulisi, campionessa italiana di pole dance artistica, nel 2023 ha conquistato sia la medaglia d’argento ai campionati europei che quella di bronzo ai mondiali. E Giulia Falcone atleta della palestra Gold Academy boxing team di Cesate, nel 2024 ha conquistato la medaglia d’argento ai Campionati Italiani under 22 di Pugilato. Benemerenze ad alcune attività commerciali storiche: panificio Emanuela Veronese, panificio Francesco Greco, panificio Panzeri, panificio Maria Angela Favaro, calzature Luigi Piatti. Le altre benemerenze sono state consegnate a Mario Monza, volontario antincendio boschivo; Paolo Alberto Ventura guardia ecologica volontaria; Tiziana Bertoli, coordinatrice e responsabile italiana del progetto Read (Reading education assistance dogs; al docente di letteratura Bruno Pischedda. Benemerenze alla memoria per Franco Mazzieri e Renzo Grassi.