Tentato stupro a Milano: chiesto il rito immediato per il 29enne statunitense

L’aggressione è avvenuta in via Washington e risale allo scorso 10 maggio. Ora il giovane potrebbe patteggiare

La signora vittima della brutale aggressione, che ha preferito non rivelare il suo nome

La signora vittima della brutale aggressione, che ha preferito non rivelare il suo nome

La Procura di Milano ha chiesto il processo con rito immediato per Tochi O., il giovane statunitense di 29 anni che lo scorso 10 maggio avrebbe aggredito una donna di 44 anni in un palazzo di via Washington con lintento di violentarla dopo averla picchiata e averle strappato la camicetta. Il ventinovenne, nei prossimi giorni, potrebbe scegliere di patteggiare la pena.

Al giovane, attualmente sottoposto a custodia cautelare in carcere, sono contestati i reati di tentata rapina, tentata violenza sessuale e lesioni. Quando era negli Stati Uniti giocava a basket da professionista ma dal 2016 è stato ricoverato varie volte in reparti di psichiatria americani.

Il pubblico ministero Paolo Filippini ha chiesto al giudice per le indagini preliminari Daniela Cardamone il processo immediato e nel giro di un paio di settimane la difesa del giovane potrebbe avanzare istanza di patteggiamento, anche con l'obiettivo che Tochi O., poi, rientri negli Stati Uniti e possa curarsi.

"Sono entrato in un edificio, perché cercavo la stazione ferroviaria, non ero né ubriaco, né altro. Ricordo di essere ntrato in un edificio mentre stavo camminando (...) non ricordo di aver aggredito nessuno, ricordo invece di essere stato io attaccato", aveva messo a verbale il giovane in modo confuso.

La donna è stata ascoltata nelle indagini e ha confermato il presunto tentativo di violenza. Nel frattempo, è in corso una consulenza medico legale per capire se il 29enne possa continuare a stare in carcere.

A salvare la donna, fu il vicino di casa, il signor Bruno di 94 anni. Il pensionato, capito quando stava succedendo, è rientrato in casa e ha preso una pistola scacciacani. Ha puntato l’arma contro il ragazzo che non ha creduto fosse vera. E aspettato l’arrivo dei carabinieri.