Bussero, 20 novembre 2021 - Vaccino anti-Covid dose numero tre, missione compiuta anche alla Rsa Casa Famiglia di Bussero. Immunizzati 51 ospiti su 60, gli altri lo saranno a giorni, in corso i vaccini agli operatori. "Da parte di tutti una grande dimostrazione di fiducia e impegno. In un momento emotivamente difficile: in molti speravano che tutto questo incubo fosse finalmente alle spalle". La somministrazione della terza dose di vaccino, all’interno della casa famiglia busserese della Sodalitas, si è conclusa ieri ed è stata compiuta in tre giornate. Mancano all’appello alcuni anziani. Alcuni di loro non godevano di salute ottimale al momento delle somministrazioni, e si è deciso di soprassedere per qualche giorno. Per un altro gruppo non erano ancora trascorsi i sei mesi dalla seconda somministrazione.
Tutto fatto in sede, come nelle precedenti tornate, iniezioni a cura di una équipe interna formata e reduce da corsi di aggiornamento. Terzo step compiuto, dunque. "È fondamentale proseguire la campagna vaccinale senza indugio - così una nota della Rsa - per favorire all’interno della nostra comunità la necessaria protezione di gruppo. Siamo per questo davvero lieti della responsabilità che ancora una volta residenti ed operatori hanno dimostrato: sono segnali di fiducia preziosi". Tanto più significativi in un momento, spiega, psicologicamente complesso per tanti anziani ospiti. Quando il vaccino sbarcò nelle strutture l’adesione fu immediata ed entusiasta, la speranza era quella di poter riprendere quanto prima la routine abituale e rassicurante della rsa: ritrovi, attività, vita comunitaria, parenti, feste. "Oggi certamente molto è migliorato, sono rientrate le famiglie, si è tornati ad organizzare le giornate e a godere di spazi di libertà ritrovata.
Ma la normalità assoluta è ancora lontana, e le regole di prevenzione sono ancora ferree". Così, infatti, la coordinatrice della Casa Famiglia Simona Colombo: "C’è sicuramente piena consapevolezza in tutti, residenti ed operatori, dell’utilità del vaccino quale unica soluzione per arginare questo temibile virus. Da parte nostra dunque proseguiremo con rigore e puntualità nell’applicare tutte le regole di prevenzione ormai note. Tutti speravamo, è vero, di esserci lasciati alle spalle timori e preoccupazioni. Proseguiamo comunque, con coraggio e fiducia". Anche la rsa busserese, un anno fa, pagò pesante dazio alla prima ondata Covid. Il più colpito fu il nucleo alzheimer, dove un cluster fu segnalato alla fine di ottobre del 2020, a rsa già chiusa all’esterno, e a precauzioni sanitarie già da tempo in atto.