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Tessera sanitaria a punti in Lombardia, Schillaci: “Utile ogni strumento che aiuta la prevenzione”

Il ministro della salute parla del progetto dell’assessore al welfare Bertolaso ispirato a un meccanismo semplice: chi fa gli screening vincerà dei premi. Critico il Pd

In Lombardia si pensa a una tessera sanitaria a punti

In Lombardia si pensa a una tessera sanitaria a punti

Milano – "Gli strumenti che rimettano al centro dell'attenzione la prevenzione e facciano capire quanto sia importante sono utili. Ma credo che ancora più importante sia formare sin dalla prima elementare le bambine e i bambini con degli appositi incontri nelle scuole elementari per far capire che, se da ragazzi e da giovani si adottano corretti stili di vita, si vivrà non solo più a lungo come avviene per fortuna oggi in Italia, ma anche meglio". Queste le parole del ministro della salute Orazio Schillaci in merito all'ipotesi lanciata dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso di una tessera sanitaria a punti che premi chi segue corretti stili di vita, a cui sta lavorando la Regione Lombardia. 

L’idea sta prendendo corpo, come spiegato nei giorni scorsi da Bertolaso: “Prima dell'estate saremo in grado di avere un progetto molto più concreto e preciso” ha spiegato. Il numero uno del wealfare lombardo ha precisato che sul tema c’è già stata una riunione con gli esperti della Bocconi e del Politecnico di Milano. L’obiettivo dell’ex capo della Protezione Civile italiana è quello di “studiare è quella di una tessera sanitaria attraverso la quale se conduci uno stile di vita corretto e salutare puoi “guadagnare dei punti che poi ti permettono di ricevere degli incentivi che possono essere diverse modalità di premialità". 

Cuore pulsante della tessera a punti dovrebbero comunque essere gli screening. “Se porti avanti uno stile di vita il più corretto e salutare possibile, puoi guadagnare punti che ti permettono di ottenere un riconoscimento. Oggi purtroppo alcuni screening che proponiamo non riscuotono il successo che meriterebbero” ha commentato Bertolaso. Se questa è la cornice entro cui verrà plasmato il progetto, bisognerà attendere ancora qualche mese per saperne di più. Il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino ha criticato l’iniziativa, dicendo che “la tessera a punti rischia di essere un po' un pasticcio e un po' un diversivo, mentre la sanità lombarda sta arretrando pesantemente nelle classifiche”. Bertolaso, però, tira dritto: “la responsabilità del governo deve avere anche il coraggio di adottare iniziative che al momento non possono essere comprese, perché poi verranno comprese da tutti” e la capacità “di non essere miope e di saper guardare oltre la punta delle proprie scarpe”.

"Io credo - ha spiegato il ministro a margine della prima edizione del Festival della Prevenzione promosso dalla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) - che porre al centro dell'attenzione di tutti la prevenzione sia fondamentale. Credo che oggi dobbiamo proprio avere la coscienza di quanto modificare gli stili di vita, avere dei corretti stili di vita, fare un'attività fisica sia importante non solo per la prevenzione oncologica, ma per la prevenzione di tutte le malattie croniche non trasmissibili che poi affliggono una parte significativa della popolazione italiana, soprattutto nelle fasce più avanti con gli anni, e incidono ovviamente pesantemente sui conti del sistema sanitario nazionale".