LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

The Core, nuovo cenacolo per l’élite milanese, e gli altri club esclusivi in città

Rispetto ai circoli meneghini, il club fondato a New York che aprirà in San Babila parte globalizzato e paritario. Costo 10mila euro l’anno

di Laura De Benedetti

Sarà Milano il ’cuore’ europeo del nuovo club esclusivo, made in New York, riservato all’elite meneghina e non solo. “The Core“, che dovrebbe aprire a maggio 2023 in via Matteotti 14 (si era parlato del 2019), a San Babila, infatti, nell’obiettivo delle due creatrici Jennie e Dangene Enterprise, non si propone come semplice luogo d’incontro privato per capitani d’impresa dai grandi capitali (50 mila dollari il costo d’iscrizione, su invito, nella grande mela, poi 17 mila l’anno; qui si parla di 10 mila euro).

Piuttosto strizza l’occhio a chi, novello Cristoforo Colombo o Bill Gates, timone saldamente alla mano, punta verso nuovi orizzonti, anche cambiando schemi e regole del gioco. “I membri non sono strettamente definiti dalla scuola frequentata o dal settore in cui lavorano - spiegano le co-fondatrici -; hanno una storia avvincente nel reinventare continuamente il loro mondo e il mondo in generale“. Non importa neppure il genere: i 4mila metri quadrati con ristorante, teatro, galleria d’arte, terrazze e cortili, spazi culturali e per il business, a differenza dei tre club elitari storici milanesi, saranno aperti anche alle donne.

"È senz’altro un segno dei tempi e va benissimo - afferma Mario Boselli, già presidente della camera della Moda di Milano, ricordano le critiche già ricevute per la ’chiusura’ degli altri club, dove le donne sono “ospitate“ ma non socie -. Sono molto favorevole ai rapporti col gentile sesso nel lavoro e in tutto“.

Boselli è presidente del Circolo Giosuè, 51 anni di attività, “che prima si riuniva al Savini, ora presso la Società del Giardino. Siamo 50 amici, prima ancora che soci, ci incontriamo 2 giovedì al mese promuovendo dibattiti interessanti“. Boselli è quindi membro onorario proprio della Società del Giardino, fondata nel 1783 (circa 500 soci), che definisce “monumentale, nel sontuoso palazzo Spinola su tre piani, sede di una storica società della scherma, che ospita eventi come il ricevimento che fa seguito alla serata della prima del teatro alla Scala, o il ballo della Rosa“.

È invece socio effettivo del Circolo dell’Unione (1841 la fondazione), “una bomboniera al primo piano di palazzo Borromeo, in via Manzoni 45“. Ospite di amici frequenta anche il “Clubino“, risalente al 1901. "Colgo una maggiore internazionalizzazione di questi nuovi club - sottolinea Mario Boselli -. C’è differenza tra avere rapporti reciproci con club all’estero, come il Lotus per il Circolo dell’Unione a New York o l’Interallié a Parigi, ed avere una nuova sede a Milano“.

Se i nuovi cenacoli nascono già globali e paritari, non c’è comunque alcuna rivalità: “Lo dimostra il fatto che io frequento già i tre circoli esistenti - sottolinea Boselli -. Questa è una presenza che viene dall’esterno ma è positiva. Non si tratta di concorrenza. Più possibilità di scambi abbiamo con culture e filosofie diverse, maggiore è l’offerta, meglio è“.

“The Core“ punterà sulla “grande bellezza“ di architetture e interni (il progetto di restauro dell’edificio è curato da architetti milanesi di M2 Atelier) - oltre che sulla cucina - come elemento base per l’ispirazione. Un connubio che, ammette Boselli, è vincente: “I luoghi esistenti, seppure diversi, sono di grande qualità ed armonia".