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Milano, morta tiramisù vegano: ritirati i prodotti dello stesso marchio. Ecco quali sono

Sul sito il ministero della Salute avverte i consumatori che potrebbero "contenere tracce di latticini, un allergene non riportato però in etichetta"

Mascherpa, Tiramisu Pride

Mascherpa, Tiramisu Pride

Milano, 9 febbraio 2023 - Si alza il livello di sicurezza sui prodotti del marchio "Mascherpa tiramisù" la tragedia costata la vita ad Anna Bellisario, la 20enne morta domenica scorsa, dopo 10 giorni di coma, a causa di uno shock anafilattico provocato, secondo l’ipotesi al vaglio, da tracce di latte, a cui era fortemente allergica, contenute in un tiramisù venduto come vegano. Il prodotto è già stato ritirato dal mercato, da 63 negozi in tutta Italia, su decisione del ministero della Salute che oggi però alza ulteriormente il livello di attenzione si alza il livello di guardia sui prodotti del marchio "Mascherpa tiramisù", provenienti dallo stabilimento della GLG srl.

I prodotti a rischio

Sul sito del ministero è stato pubblicato un avviso che riporta il ritiro dal mercato di tutti i lotti di prodotti simili dello stesso marchio: "tiramisù al pistacchio", "mousse cocco e cioccolato vegana" e "mousse cocco e cioccolato con crumble vegana". Come spiega l'avviso, infatti, potrebbero "contenere tracce di latticini, un allergene non riportato però in etichetta". Pertanto "si invitano i consumatori a non consumare il prodotto e a riportarlo al punto vendita per il rimborso".

L'inchiesta

Intanto la Procura di Milano sta indagando per verificare se la morte di una 20enne, allergica ai latticini, sia stata causata proprio da quel dolce mangiato in un fast food di hambuger vegani in zona corso Garibaldi,  specializzato nel servire cibo senza ingredienti di origine animale. Quattro gli indagati: il titolare, il responsabile della produzione e due dipendenti dell'azienda, la Glg srl, con sede nel Milanese, che produceva quel "Tiramisun vegan" con marchio Mascherpa. Il fidanzato di Anna Bellisario è stato sentito come testimone dalla Procura. Convocato dal pm Luca Gaglio, titolare dell’inchiesta assieme all’aggiunto Tiziana Siciliano, il giovane è stato ascoltato per ricostruire quella serata del 26 gennaio scorso in cui la fidanzata, a fine pasto, aveva deciso di ordinare quel dolce, mai preso prima. Dopo due cucchiani, il malore e poi il coma.