
Rientro graduale da domani anche per gli universitari. Rompono il ghiaccio Statale, Politecnico e Bocconi, da mercoledì aprono le porte Cattolica, Iulm e Bicocca, che inizia dalle matricole a rotazione. Si va verso il 50% delle presenze - almeno fino al 19 aprile - poi si vedrà. Ingressi scaglionati dalle 10 in poi. A riaprire - negli atenei in cui erano state chiuse - sono anche aule studio e biblioteche. Tema caldo, gli spazi per gli studenti limitati, a maggior ragione durante la pandemia. All’inizio della settimana, nella sede di via Festa del Perdono della Statale - che aveva scelto di mantenere le aule aperte anche in zona rossa -, erano spuntati alcuni cartelli che avevano diviso il fronte universitario: "Ingresso riservato agli studenti provvisti di badge".
"Abbiamo chiesto al rettore di adottare questa modalità – spiegano da UniLab – dopo che la governance si era lamentata degli assembramenti nei cortili ad opera di persone esterne alla Statale. L’apertura degli spazi per alcuni studenti significa avere un posto per studiare e una connessione stabile per seguire le lezioni non vogliamo che questo venga messo in discussione a causa di chi utilizza questi spazi per fare l’aperitivo". Di tutt’altro parere UniSì, che ha fatto pressing per rimuovere i cartelli e chiede libertà di accesso. "Alcuni cultori della materia e alcune matricole non hanno potuto accedere perché avevano smarrito il badge o non lo avevano ricevuto. In questo momento è nostro dovere garantire diritti e spazi a tutte le studentesse e gli studenti", spiegano, ricordando però a tutti il necessario rispetto delle norme. Quanto ai cartelli, dalla Statale fanno sapere che si è trattato di "una misura adottata in giornate particolarmente critiche, che è stata dismessa quando non è stata ravvisata più la necessità". Resta il tema degli spazi. "È partito tutto da qui – spiega Youssef Siher di Unilab – dalla richiesta di più spazi studio, anche se sappiamo che è oneroso per la sorveglianza e la sanificazione, e di spazi ristoro, con l’apertura della mensa anche in zona rossa. Ed è quello che continuiamo a chiedere. Siamo anche noi per un’università aperta a tutti, con o senza badge, ma si è trattato di una soluzione di emergenza".
In zona rossa, l’accesso in biblioteca era su prenotazione, alle aule studio senza. "In via Festa del Perdono siamo arrivati ad assegnare nove aule oltre alla sala studio per un totale di 480 posti utilizzabili – spiegano dall’ateneo –. Dopo le vacanze di Pasqua il numero di posti è stato però inferiore a causa dell’indisponibilità di alcune aule per opere di tinteggiatura. Sono sempre stati intorno ai 300". Con l’inizio delle lezioni in modalità mista non si riusciranno a garantire i posti aggiuntivi. In Città Studi sono rimaste aperte sei aule con 170 posti e da domani aprono altre sei aule per circa 150 posti.
Si.Ba.