di Nicola Palma
Ennesima vittima eccellente delle bande di rapinatori in motorino. Stavolta nella rete è finito il top manager russo Vladimir Mulyak, 65 anni, con un recentissimo passato da vicepresidente della compagnia petrolifera di bandiera Lukoil, la più grande del Paese e tra le maggiori al mondo. Il blitz, stando a quanto risulta al Giorno, è andato in scena alle 13 di mercoledì: l’auto di Mulyak è stata affiancata da uno scooter di colore scuro in via Rossetti, a due passi da CityLife. Il conducente del motorino ha chiesto al sessantacinquenne (che era insieme alla moglie) di scendere per verificare un presunto danno al paraurti provocato da uno scontro tra i veicoli.
Appena fuori dalla macchina, il dirigente russo è stato aggredito alle spalle da un secondo uomo, che gli ha strappato dal polso sinistro l’orologio marca Ulysse Nardin del valore di poco inferiore ai 20mila euro. Poi i due rapinatori sono fuggiti a bordo dello scooter, lasciando Mulyak e consorte in via Rossetti. Qualche ora dopo, il manager si è presentato in Questura per sporgere denuncia, facendo così scattare l’inchiesta degli investigatori di via Fatebenefratelli. I primi accertamenti si concentreranno sull’analisi dei filmati registrati dalle telecamere installate nella zona del raid e lungo la possibile via di fuga: la speranza è che qualche occhio elettronico abbia ripreso lo scooter, anche se verosimilmente si tratta di un veicolo rubato o con targa contraffatta. Poco più di una settimana fa, un’altra gang di scippatori era entrata in azione in piazza Repubblica per derubare un automobilista di 30 anni del suo Patek Philippe da 38mila euro: un rapinatore aveva urtato lo specchietto della Porsche col motorino, costringendo così il conducente ad abbassare il finestrino per sistemare il vetro; subito dopo, il complice a piedi si era avvicinato e aveva strappato il cinturino del cronografo di lusso, saltando poi in sella a un secondo motorino. La veemente reazione del malcapitato aveva però colto di sorpresa i componenti del gruppo, in particolare quello alla guida del primo scooter, il pluripregiudicato Espedito Torino: dopo un breve inseguimento, il centauro di 46 anni era rovinato a terra dopo una collisione con la Porsche, fratturandosi braccia, bacino e costole.
A inizio giugno era finito nel mirino il calciatore del Milan Samu Castillejo, minacciato con una pistola e derubato di un Audemars Piguet da 80mila euro in piazzale Principessa Clotilde. Il giorno dopo, i due malviventi, Gioacchino Esposito di 31 anni e Giovanni Nasti di 42, entrambi residenti a Napoli e con precedenti specifici, erano stati intercettati dagli agenti della Stradale di Arezzo nell’area di servizio Bettolle della A1: con loro avevano ancora l’orologio, sequestrato dalla polizia e restituito al legittimo proprietario. Subito dopo, gli uomini dell’Antirapine della Mobile avevano effettuato una perquisizione a Brugherio, nella casa che aveva fatto da covo per la trasferta. Due giorni fa è toccato a Mulyak, che, secondo quanto riportato sui siti specializzati, ha ricoperto dal 2007 le cariche di numero due della Lukoil (fatturato di 46 miliardi di dollari nel 2006) e di capo della direzione per la produzione di petrolio e gas.