REDAZIONE MILANO

Torna Fog, il festival che indaga il presente

Il festival Fog di Triennale torna a Milano con un cartellone internazionale di spettacoli dal vivo. Temi contemporanei e artisti di fama mondiale. Apertura il 1 febbraio 2025.

Torna Fog, il festival che indaga il presente

Il festival Fog di Triennale torna a Milano con un cartellone internazionale di spettacoli dal vivo. Temi contemporanei e artisti di fama mondiale. Apertura il 1 febbraio 2025.

È tornata la nebbia a Milano. Ma per fortuna non soltanto quella umida e malinconica, che ti entra nelle ossa. Si rivede infatti anche Fog, il contenitore festivaliero (e internazionale) di Triennale, tutto dedicato alle frontiere dello spettacolo dal vivo, fra teatro, danza, musica e performing arts. Pronto ancora una volta ad interrogare sui linguaggi e sui temi della contemporaneità. In realtà c’è da aspettare un paio di mesi. Non c’è fretta.

Ieri però la presentazione. Di un’ottava edizione che si conferma occasione preziosa per confrontarsi con alcuni dei nomi più belli del panorama performativo internazionale, qui in un cartellone che ormai occupa un pezzo consistente della stagione ufficiale. Ma che si sviluppa in maniera ramificata e diffusa su diverse realtà milanesi. Appuntamento quindi dall’1 febbraio al 15 aprile del 2025, in compagnia di 46 artisti provenienti da ventidue paesi nel mondo, per un programma di 36 titoli fra cui diverse (co)produzioni e altrettante prime assolute.

Un’ottantina le repliche totali. Numeri importanti. Progetto solido, non lo si scopre oggi. Con i lavori che indagheranno temi caldissimi come la fragilità delle democrazie, le rivendicazioni identitarie, la centralità del corpo, l’invasività del potere. Davvero ricco poi il parterre dei nomi coinvolti: da Milo Rau che finalmente porterà a Milano il controverso “Medea’s Children“, al genio irrequieto di Gisèle Vienne; dalle coreografie di Saburo Teshigawara (Leone d’Oro in Biennale), a “We Came to Dance“ della drammaturga iraniana Nasim Ahmadpour, insieme al regista Ali Asghar Dashti; da Marlene Monteiro Freitas a Claudia Castellucci, Elena Rivoltini, Nastrane Razawi Khorasani, Marcos Morau de La Veronal. Meglio prenotare. Sabato 1 febbraio 2025 grande festa d’inaugurazione con musica e performance.

Diego Vincenti