di Davide Falco
La novatese Alessia Locatelli è il direttore artistico della Biennale internazionale della fotografia femminile. Dopo l’interruzione nel 2020 della prima edizione a causa della pandemia Covid-19, la Biennale ritorna a Mantova dal 3 marzo. "Finalmente una Biennale della fotografia femminile in presenza e nei luoghi storici e caratteristici di Mantova, per ospitare 12 mostre e gli eventi gratuiti per tutto il mese di marzo. Oltre a me ci sono da due anni un prezioso team di oltre 15 persone e i volontari che in questi giorni sono stati preziosissimi per tutto il lavoro di montaggio e organizzazione.
La Biennale di fotografia al femminile, ha l’ambizione di diventare un solido punto di riferimento nel panorama della fotografia italiana e internazionale, oltre a a dare un contributo al gap di genere e alla cultura del contemporaneo nelle arti visive", spiega Alessia Locatelli. La particolarità del festival è quella di dare spazio esclusivamente a progetti realizzati da fotografe, che ancora oggi lavorano in un settore dominato dallo sguardo maschile e dove spesso la rappresentazione del corpo femminile è legata agli stereotipi di genere. La Biennale di Mantova offre alle artiste in mostra l’opportunità di far conoscere il loro lavoro, promuovendo un dialogo sulla parità, l’uguaglianza e la libertà di espressione. Alessia Locatelli, classe ‘77 è direttrice artistica dell’"Archivio Enrico Cattaneo" e della Biennale della Fotografia Femminile - BFF di Mantova. È curatrice indipendente nell’organizzazione di mostre con realtà sia pubbliche che private, in Italia e all’estero, mentre in parallelo continua l’attività di organizzazione e consulenza per artisti e fotografi. È firma di alcune riviste di settore e referente critico del Dossier Fotografia all’interno del "CAM, catalogo di arte moderna", ex-Bolaffi, pubblicato dalla Editoriale Giorgio Mondadori - Gruppo Cairo.
Insegna in scuole di fotografia e collabora come docente con università nel territorio. Partecipa a giurie e premi internazionali e si occupa inoltre di aiutare e coadiuvare gli autori nella scelta delle carte Fine Art e nei materiali di montaggio utili alla conservazione e alla vendita ai collezionisti. "Legacy, il tema scelto quest’anno per l’esposizione di Mantova, in italiano è stato tradotto come eredità, lascito, per dare un’idea di continuità di un senso, di qualcosa che arriva dal nostro passato e che dobbiamo tramandare nel nostro futuro e noi siamo oggi, il fulcro di questo momento di riflessione e di cambiamento, dallo ieri verso il domani", conclude Alessia Locatelli.