ANNA GIORGI
Cronaca

Torre Milano, primo processo all’urbanistica della città: in otto a giudizio

La Procura contesta la riqualificazione del palazzo di 24 piani di via Stresa. Tra gli imputati i costruttori ma anche dirigenti e tecnici del Comune

Il palazzo di via Stresa nel mirino della Procura

Il palazzo di via Stresa nel mirino della Procura

Milano, 24 gennaio 2025 – Al via il primo processo sull’urbanistica milanese, la prima udienza che potrebbe fare da “apripista” è fissata per l’11 aprile. Il “Salva-Milano”, approvato alla Camera, ma ancora non al Senato, non ha fatto in tempo a disinnescare i procedimenti già avviati dalla Procura, così ieri otto persone, tra imprenditori, progettisti e tecnici, ma anche funzionari e dirigenti o ex dirigenti dello Sportello unico dell’Edilizia e della direzione urbanistica del Comune, sono stati mandati a processo con l’accusa di “abuso edilizio e lottizzazione abusiva per la realizzazione della Torre Milano”.

In via Stresa 

Il grattacielo residenziale finito nel mirino è stato progettato e realizzato su 24 piani in via Stresa, per un costo complessivo di 45 milioni e pubblicizzato con lo slogan: “La città ti manda in alto”. A deciderlo è stata la gup Teresa De Pascale accogliendo la richiesta della Procura. Il caso è il primo a finire a processo dei molti trattati dai pm milanesi nell’ambito delle indagini sull’urbanistica milanese.

La giudice ha dichiarato prescritta una accusa di falso contestata a uno degli imputati e il non luogo a procedere per il reato di “abuso d’ufficio”, reato che è stato abrogato dalla legge Nordio.

Secondo la ricostruzione del pool dei pm Paolo Filippini, Marina Petruzzella e Mauro Clerici, che contestano anche il falso, l’intervento edilizio per costruire la Torre Milano era stato “qualificato come ristrutturazione edilizia, con totale demolizione e ricostruzione e recupero integrale della superficie lorda di pavimento preesistente”, ma “l’opera andava integralmente qualificata come una nuova costruzione”, cioè come un “organismo edilizio radicalmente nuovo”, con regole sulle volumetrie diverse.

Ingiusto profitto

La costruzione dell’edificio, partita nel 2018, è stata completata nel 2023. Tra gli imputati ci sono i costruttori Stefano e Carlo Rusconi e l’allora direttore pro tempore dello Sportello unico per l’Edilizia Giovanni Oggioni e l’allora direttore pro tempore della Direzione Urbanistica, Franco Zinna.

In base alle imputazioni, con una determina dirigenziale del 2018, che non teneva conto che si trattava di un edificio di “nuova costruzione”, sarebbe stato procurato un “ingiusto vantaggio economico” agli imprenditori-costruttori. Entrambi i dirigenti non sono più in carica.

Dipendenti Sue

Mandati a processo anche tre dipendenti del “Sue” occupatisi della pratica, Francesco Mario Carrillo, Maria Chiara Femminis, Pietro Ghelfi. “È un processo superfluo, nel senso che se ne potrebbe tranquillamente fare a meno perché la situazione di Torre Milano è una situazione che rispettava perfettamente quelle che erano le norme e gli orientamenti della giurisdizione amministrativa del momento”.

Michele Bencini, legale di Stefano Rusconi, aggiunge: “Dovremmo fare un processo per dimostrarlo? Faremo un processo per dimostrarlo, ci mancherebbe altro. È un peccato perché nell’interesse di tutti non si dovrebbero celebrare processi inutili semplicemente”.