Tosse persistente nei bambini: a Milano in aumento i casi di polmoniti da micoplasma. Quali sono i sintomi (insidiosi)

Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del Dipartimento di Pediatria dell'ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano: paradossalmente vediamo quasi più broncopolmoniti adesso che questo inverno

Una pediatra visita un bambino

Una pediatra visita un bambino

Milano – In aumento i casi di polmoniti causate dal batterio Mycoplasma pneumoniae. A spiegarlo è Gian Vincenzo Zuccotti, direttore del Dipartimento di Pediatria dell'ospedale dei bambini Vittore Buzzi di Milano, prorettore alla Sanità dell'università Statale di Milano: “Nel nostro ospedale sono aumentati i casi – ha dettoall'Adnkronos Salute -. E paradossalmente devo dire che vediamo quasi più broncopolmoniti adesso che questo inverno".

Ma di cosa si tratta? “Sono forme da micoplasma che rileviamo soprattutto nei bambini un po' più grandi, dai 7 anni in su – spiega l’esperto –. Alcuni hanno uno stato febbrile, altri no, sono apparentemente in buone condizioni e poi magari hanno questa tosse che preoccupa i genitori perché fa fatica a passare. Visitandoli si scopre che hanno un quadro di broncopolmonite".

L'esperto, come segnalato in questi giorni anche dall'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, conferma un aumento di queste forme rispetto al passato e identifica gli ultimi 2 mesi, maggio e giugno, come particolarmente intensi. "In modo particolare giugno - precisa - Questa è la nostra esperienza e non credo sia tanto diversa da quella di altre strutture. Le prime volte - riporta - si faceva la sierologia. Adesso, visto l'andamento epidemiologico, l'età dei pazienti e il quadro clinico, molte volte si comincia a trattarli subito con antibiotici macrolidi".

A cosa può essere dovuto questo rialzo? "Dopo il Covid - analizza Zuccotti - è cambiata un po' l'epidemiologia. Guardiamo anche il comportamento che ha avuto lo streptococco beta emolitico di gruppo A: quanti bambini sono stati infettati, l'hanno fatto e rifatto? Adesso sta accadendo più o meno la stessa cosa con queste forme da micoplasma che nel passato sono circolate probabilmente un po' meno e adesso stanno recuperando, stanno riprendendo il loro posizionamento nel mondo microbiologico".

Sono forme un po' insidiose, osserva, perché in certi casi non danno particolare segno di sé. "Quello che spesso ci ripetono i genitori quando gli si dice che c'è una broncopolmonite è che non l'avrebbero mai pensato, rimangono un po' increduli - prosegue il pediatra - Quindi un suggerimento che potrei dare" a mamme e papà "è che, vista la stagionalità, se ci sono dei bambini in età scolare, o comunque un po' più grandicelli, che cominciano anche in assenza di febbre ad avere delle tossi produttive che stentano a migliorare, è bene rivolgersi al pediatra, perché molte volte" questi sintomi "possono essere la spia di una polmonite da micoplasma. Queste polmoniti - avverte - vanno curate bene, perché poi tendono a evolvere facilmente, possono favorire anche la produzione di un versamento e il quadro tende un po' a complicarsi".