
di Barbara Calderola
Nuclei di polizia ambientale e black-list delle aziende che hanno tenuto comportamenti fuori legge in campo ambientale. La Regione passa alle contromisure dopo il sequestro dell’impianto di Gessate, fulcro del sistema di smaltimento illecito di rifiuti in Martesana che fra il 2016 e il 2020 secondo l’accusa avrebbe mosso 800mila tonnellate di spazzatura, smascherato dalla Guardia di finanza.
Dopo gli arresti – cinque imprenditori noti in zona sono finiti in manette, tra loro Angelo Vittorio Celotti alla testa della società che gestisce la cava gessatese e altre 28 persone risultano indagate nell’ambito dell’inchiesta insieme a 14 aziende – i Comuni sono già alle prese con il rompicapo della bonifica. "Chi paga? Quando si farà?". Domande che Roberto Maviglia, primo cittadino di Cassano, dove tutto cominciò tre anni fa con la scoperta di una discarica abusiva, pone anche per Gessate, Liscate e Pioltello. "Ci sono da smaltire migliaia di tonnellate di immondizia – aggiunge il sindaco – per la legge l’onere è a carico dei responsabili, il principio è ‘chi inquina, paga’, ma rischiamo di andare molto in là con i tempi e a farne le spese sono le comunità. Cioè chi con senso civico ha segnalato l’andirivieni sospetto sfociato nell’indagine". Un aspetto che va di pari passo con la necessità di stringere le maglie della rete di protezione del territorio che rimbalza dal Pirellone dopo il "caso Martesana". Per l’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo "gli arresti di queste ore dimostrano che "nel campo dei reati ambientali ci sono figure che tendono a ripetere in modo seriale comportamenti illegali", per questo sarebbe opportuno "disporre di una ‘lista nera’ a disposizione di Comuni e organi che devono rilasciare autorizzazioni". "Uno strumento utile" anche per Maviglia.
Ma c’è un’altra proposta in arrivo da Milano: la nascita "anche in forma associata" di nuclei di polizia locale ambientale, "il controllo dell’area si è dimostrato essenziale per portare alla luce sversamenti contro le norme e discariche abusive – conclude Riccardo De Corato, assessore regionale alla Sicurezza –. La prevenzione di questi illeciti, come lo sgominare questo tipo di criminalità sono tra gli aspetti più importanti per la serenità dei cittadini".