"Riposa in pace amore mio". Poche parole di José Luis, mentre stringe in mano la foto di sua moglie Rocio Espinoza Romero, morta a 34 anni mercoledì mattina. Travolta da un tir mentre attraversava sulle strisce pedonali dopo essere riuscita a spostare in extremis il passeggino doppio con sopra i loro figli, due gemellini di un anno e mezzo, salvandoli.
Josè Luis lascia anche su Facebook il suo messaggio, scritto ieri sera prima di scendere in strada per partecipare al presidio in memoria della sua Rocio organizzato da cittadini perché non ci siano più vittime in strada. "Chiediamo giustizia", diceva al mattino il fratello di lei, Nilton Cesar, di 36 anni. La stessa età del cognato. "Mi sembra difficile non riuscire a vedere due persone che attraversano la strada, per di più con un passeggino grande, a due posti". Rabbia rivolta all’autista (individuato un’ora e mezza dopo e arrestato dalla polizia locale) che è scappato dopo l’investimento.
I familiari descrivono Rocio, nata in Perù, vicino Lima, a Milano da 18 anni, come una madre esemplare, "viveva per i suoi bambini", e che nello stesso tempo voleva realizzarsi professionalmente: lavorava di notte al Pio Albergo Trivulzio e di giorno studiava per diventare infermiera. Dal Pat, un messaggio di cordoglio "per la scomparsa di Rocio Espinoza Romero, che da poche settimane collaborava con la struttura come operatrice socio-assistenziale della Cooperativa Nuova Assistenza. Siamo profondamente scossi per quanto accaduto ed esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia".
"Era felice, Rocio", hanno fatto sapere ancora i suoi parenti. Non solo per la famiglia e il lavoro "ma anche perché stava per prendere la cittadinanza italiana. La desiderava da tanto tempo, doveva sbrigare le ultime pratiche". Per lei tanti mazzi di fiori e biglietti, adagiati all’angolo dell’incrocio in cui ha perso la vita. A pochi passi da casa, in via Cimabue. "A quell’angelo – scrive Mario – che con amore, con un gesto estremo pur di salvare i suoi gemellini, ha dato la sua vita. Mamma Rocio Espinoza Romero ha sacrificato sé stessa riuscendo a spingere il passeggino doppio con i suoi bambini portandoli fuori dalla traiettoria del mezzo. Prego per te". Parole che restano su un foglio di carta ma soprattutto nel cuore.