MONICA AUTUNNO
Cronaca

Traguardo a Melzo: nati 500 bimbi: "Ostetricia riferimento della città"

Il primario Giuseppe Losa: "Il territorio è tornato a scegliere un ospedale della zona per gravidanza e parto"

Tulin, 2 chili e 735 grammi, primogenito di Hoda e Mahmoud,con tutta l’équipe

Tulin, 2 chili e 735 grammi, primogenito di Hoda e Mahmoud,con tutta l’équipe

Il parto sabato notte, a 35 settimane di gestazione ("aveva una gran fretta di nascere") e senza problemi. E in questi giorni il gran festeggiato al Punto Nascite del Santa Maria delle Stelle è Tulin, 2 chili e 735 grammi, primogenito di Hoda e Mahmoud, entrambi di origine egiziana ma residenti in città. Il neonato numero 500 dell’anno 2024. Festa doppia, dunque. Per il nuovo arrivato e la sua famiglia. E per il numero, importantissimo: cinquecento parti l’anno sono, da parametro regionale, il tetto minimo per mettere i reparti maternità al sicuro da accorpamenti o peggio chiusure. Più volte, negli anni scorsi, il traguardo non era stato raggiunto. Quest’anno gli auspici erano ottimi. E, da trend, si andrà anche oltre. "Abbiamo superato di slancio il traguardo e ci avviamo a chiudere l’anno con numeri che confermano l’impegno e la determinazione della direzione strategica e del personale tutto nel garantire qualità e attenzione a gestanti e partorienti", dice Giovanni Traina, direttore di pediatria di Melzo e Cernusco. Il reparto di ostetricia e ginecologia di Melzo, diretto da Giuseppe Losa, è del resto da tempo impegnato in un percorso di qualificazione, potenziamento ed eccellenza: obiettivo, a quanto pare raggiunto, tornare a essere un punto di riferimento per le neomamme melzesi e di tutta l’area della Martesana. Un numero che significa fiducia. "È con grande orgoglio mio e di tutti i miei collaboratori - così il primario di Ostetricia Giuseppe Losa - che comunichiamo un risultato frutto di impegno e dedizione a tutti i livelli. A fronte di una costante riduzione del numero di parti registrata in tutte le strutture ospedaliere, abbiamo saputo rivedere modalità di approccio e gestione delle gestanti. Ci siamo allineati alle necessità di un territorio e di una popolazione in costante mutamento, sia etnico sia culturale e sociale".