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Il prolungamento della linea tranviaria 24 di Milano sta generando una forte protesta dei cittadini, che chiedono un’ulteriore estensione della linea
Opera (Milano) – Il prolungamento della linea tranviaria 24 di Milano sta generando una forte protesta dei cittadini, oltre a un acceso dibattito tra l’Amministrazione milanese di Beppe Sala e il Centrodestra di Opera. Attualmente, il progetto prevede l’estensione del tram dall’attuale capolinea di via Selvanesco fino all’Istituto europeo di oncologia coprendo una distanza di circa 1,1 km lungo le vie Ferrari e Ripamonti. Tuttavia, questa soluzione ha suscitato insoddisfazione tra i residenti di Opera e della frazione Noverasco, che si sentono esclusi dai benefici del trasporto pubblico, al punto che l’ex sindaco di Opera Ettore Fusco ha avviato una raccolta di firme per chiedere l’estensione del tram di ulteriori due chilometri per raggiungere Noverasco e la pianificazione di un prolungamento futuro fino alla stazione ferroviaria di Locate Triulzi attraversando il centro di Opera.
In un paio d’ore sono state raccolte 300 firme. La raccolta proseguirà questa mattina a Opera, sotto il gazebo di via Dante dalle 10 alle 12. Le firme saranno presentate al consiglio comunale di Milano e al sindaco Sala, nella sua veste di sindaco della Città metropolitana. “La questione evidenzia una tensione tra le esigenze di Milano e quelle dei Comuni limitrofi – spiega Fusco – che aspirano a un miglioramento dei collegamenti con la città per garantire una mobilità più efficiente e sostenibile per tutti i cittadini dell’area metropolitana. Abbiamo già perso la possibilità della fermata S13 a Zerbo perchè la sinistra locale ci ha bloccato un progetto già finanziato con fondi Pnrr, adesso ci permettano di avere almeno il tram con cui raggiungere più agevolmente il capoluogo”.
“Da 40 anni si parla del prolungamento del tram, addirittura fino a Locate – spiega Carmelo Napoli – e ora che pare lo facciano davvero si fermano allo Ieo, si vede che al sindaco di Milano non interessa la periferia e non interessa combattere davvero l’inquinamento e ridurre il traffico”. Per Ornella Valente “o fanno un grande parcheggio e arriviamo lì tutti con le auto oppure devono portare il tram almeno fino a Noverasco. Altrimenti è un’opera assurda”. “Siamo abbandonati su tutto qui a Noverasco – è il commento di Maria Pia Gimmillaro –: ci hanno portato la ciclopedonale, ma il nuovo ponte per attraversare la Valtidone non è utilizzabile e non riescono a portarci il tram, non è concepibile”.. “Sono speranzosa per il futuro le cose devono cambiare - spiega Roberta Ribezzo - credo sia giusto che anche Opera abbia il tram”.