N.P.
Cronaca

Delitto di via Plana, la trans Manuela massacrata con 80 fendenti

La vittima si è difesa strenuamente: sul cadavere diverse ferite sulle braccia. Utenze telefoniche al setaccio

Investigatori davanti alla casa di via Plana, zona Sempione, dove è avvenuto il delitto

Milano, 22 luglio 2020 - Si è difesa con tutte le sue forze Manuela. Sul cadavere della transessuale brasiliana di 48 anni, all’Anagrafe Emmanuel Alves Rabacchi, sono state rinvenute diverse ferite sulle braccia: segno che la vittima ha provato a parare i fendenti che l’assassino le stava scagliando con incredibile ferocia. Con il passare delle ore, emergono particolari sempre più cruenti dell’assassinio di via Plana 10, avvenuto nella notte tra domenica e lunedì o al più tardi nella prima mattinata di lunedì, secondo una prima ipotesi del medico legale che dovrà trovare conferme dall’autopsia: stando a quanto risulta al Giorno , Manuela è stata colpita almeno 80 volte dal killer, prima alla schiena e poi al torace e all’addome.

Le modalità dell’omicidio hanno fatto subito pensare a qualcuno che conosceva bene la vittima e che a lei era legato: un cliente abituale della trans, che si prostituiva da anni nell’appartamento in zona Sempione, o una persona che aveva una relazione con Manuela e che ha litigato con lei per qualche motivo; meno probabile, al momento, la pista di una rapina finita male. Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di via Moscova, coordinati dal tenente colonnello Antonio Coppola, si starebbero concentrando in particolare sull’analisi del traffico telefonico nella zona di via Plana, così da individuare gli ultimi numeri entrati in contatto con quello di Manuela. Da lì, la speranza dei militari, si potrebbe arrivare a identificare il killer in fuga.

Un killer che prima di scappare ha verosimilmente aperto i fornelli della cucina per saturare l’appartamento con il gas e provocare un’esplosione che avrebbe in un attimo cancellato le prove di ciò che aveva appena fatto. Per fortuna, una condomina dello stabile ha sentito quel forte odore e ha chiamato immediatamente i vigili del fuoco, intervenuti attorno alle 15 insieme ai tecnici di Unareti. I pompieri , entrati da una delle finestre che danno sulla strada, si sono ritrovati davanti il corpo senza vita di Manuela, a pancia in giù e in un lago di sangue, e hanno subito chiamato i carabinieri. I vicini di casa della transessuale, il cui nome figura da tempo su diversi siti di annunci a luci rosse, ne hanno parlato come di una persona che non aveva mai dato problemi e che si era sempre comportata correttamente.