La tranvia "Milano-Limbiate" non viaggia più su un binario morto, almeno dal punto di vista finanziario. Gli 88,4 milioni di euro, a compenso dei 59 milioni persi da un finanziamento pubblico precedente e degli oltre 26 milioni stimati come extracosti, ci sono e un decreto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di pochi giorni fa, li certifica ufficialmente. In poche parole, la storica tratta di 11,7 km, da M3 Comasina all’ex-Ospedale di Limbiate, sarà riqualificata: con questo documento governativo l’intera opera infrastrutturale ha tutte le coperture economiche, per una spesa complessiva di poco più di 179 milioni di euro.
Ora, si può, a tutti gli effetti, passare alla fase successiva, vale a dire all’indizione delle gare d’appalto, necessarie per assegnare i lavori lungo l’importante e trafficato asse viario della Comasina, che collega Milano, Cormano, Paderno, Senago, Varedo e Limbiate; ci penserà il Comune di Milano a far partire il bando nelle prossime settimane. Il tutto per il moderato ottimismo dei Comitati per il Tram, come l’Associazione "Utenti del Trasporto Pubblico" (Utp) e il gruppo Facebook "Salviamo il tram della Comasina", che proprio una decina di giorni fa avevano spedito un’email al ministro dei Trasporti Matteo Salvini, sollecitando la presentazione dei documenti accertanti lo stanziamento degli 88,4 milioni di euro promessi:
"Siamo soddisfatti del decreto ministeriale che decreta lo stanziamento di questa somma - precisa Mauro Anzani, portavoce dell’Associazione Utp -. È un passo fondamentale; ne siamo certi. Ma saremo ancora più soddisfatti quando saranno aperte le gare di appalto dei lavori: allora lì, si farà veramente sul serio per avviare l’iter della riqualificazione. Da anni, ci battiamo per la tranvia lungo la Comasina!". Intanto, si parla già di tempistiche; tutto il 2024 andrà via per i bandi pubblici. Se il progetto definitivo è stato approvato dalla giunta milanese nel dicembre 2022, il 2025 sarà l’anno dell’avvio vero e proprio dei cantieri; la previsione della durata degli interventi su tutta la linea è di 3 anni e mezzo: "Possiamo già ragionare sul cronoprogramma. Siamo già in ritardo sui tempi, previsti oltre un anno fa - conclude Anzani di Utp -. Far partire i lavori a metà del prossimo anno, dopo la redazione del progetto esecutivo, è più che plausibile".