È diventato uno scambio sempre più fitto di e-mail tra i sindaci della tratta, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini e i Comitati per il Tram: sullo sfondo c’è il futuro della tranvia "Milano-Limbiate", che rischia di non essere più riqualificata se si perdono i finanziamenti già stanziati, ben 59 milioni di euro, e se non si trovano i 26 milioni di euro stimati come extra-costi. Lo scorso week end, il vicepremier Salvini aveva risposto a una lettera spedita dai primi cittadini di Cormano, Paderno, Senago, Varedo e Limbiate: "Ho dato mandato agli uffici competenti del Ministero, affinché si possano reperire le risorse statali a garantire l’effettiva realizzazione dell’opera", scriveva Salvini in una breve nota. Risposta questa che non ha soddisfatto i rappresentanti dei Comitati, come l’Associazione "Utenti del Trasporto Pubblico" (Utp) e il gruppo Facebook "Salviamo il tram della Comasina", che hanno scritto ieri, per la quarta volta in pochi mesi, sempre al ministro dei Trasporti.
Due sono i quesiti: "È stato fatto l’adeguamento prezzi con il nuovo prezziario regionale ed è stata accordata la proroga dei Fondi FCS 2014-2020 oltre il prossimo 30 giugno allo scopo di non perdere il finanziamento da 59 milione di euro? - scrivono Mauro Anzani, Michele Reggiani e Jacopo Stocco dei Comitati -. Bisogna fare in fretta: mancano pochi giorni. Senza questa proroga si perdono i soldi stanziati e sarebbe una beffa perdere il finanziamento per un mancato atto formale. Se non ci fosse la proroga, dove finirebbero questi soldi?". Di certo c’è che lo storico "Frecciarancio" è stato sospeso ben 9 mesi fa: "Fino a ora, non c’è stato nessun atto concreto per sbloccare il progetto che sarebbe già appaltabile se solo si integrasse il finanziamento - concludono i Comitati -. Si valuti la possibilità di attingere i fondi da progetti ora non realizzabili".